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Come scegliere lo smartwatch – Guida completa

Basta dare un’occhiata veloce a store online come Amazon, per trovare tantissimi smartwatch diversi. Dai modelli più economici ai top di gamma, tutti sembrano belli, performanti e perfetti in quello che fanno.

Ma davvero è così?

In questa guida, vedremo come scegliere lo smartwatch perfetto per le tue esigenze e capirci qualcosa di più nel vasto mondo della wearable technology.

Ti mostrerò quali sono le caratteristiche principali di un orologio intelligente e, inoltre, come imparare a sceglierne uno che davvero possa adattarsi alle tue necessità.

Iniziamo subito! 😉

Come scegliere lo smartwatch - Guida completa

A cosa serve uno smartwatch?

Uno smartwatch è, come suggerisce il nome stesso, un orologio intelligente. In pratica, si tratta di un dispositivo elettronico in grado di svolgere molte funzioni impossibili per un orologio tradizionale.

Se esteticamente possono anche esserci poche differenze, vedi per esempio Amazfit GTR 2, uno smartwatch permette di:

  • monitorare alcuni parametri riguardanti la salute, grazie a particolari sensori;
  • tracciare la tua attività fisica con o senza lo smartphone, se provvisto di GPS;
  • effettuare pagamenti in autonomia, se provvisto di modulo NFC;
  • controllare lo smartphone, grazie al Bluetooth;
  • rispondere a chiamate e messaggi;
  • ricevere e leggere le notifiche dello smartphone.

In pratica, uno smartwatch è un assistente portatile durante tutta la giornata. Può essere utile quando vai al lavoro e quando lavori, o se fai molta attività fisica.

Ma è necessario anche se vuoi scattare una foto a distanza dal cellulare o anche per controllare la musica direttamente dal polso. 🙂

Insomma, se passi gran parte della tua giornata connesso alla rete o usando uno smartphone, avere un orologio intelligente potrebbe fare al caso tuo.

Ma come scegliere lo smartwatch e, soprattutto, quale scegliere?

La domanda è meno ovvia di quanto sembra, perché sul mercato ci sono tanti, forse troppi modelli. La fascia economica è piena di smartwatch che sembrano tutti uguali e tutti fantastici: non è così, e scegliere quello giusto non è semplice.

Salendo con il prezzo si incontrano modelli interessanti, ma è necessario capire bene dove andare a utilizzare un budget più alto. Insomma: bisogna trovare lo smartwatch giusto.

Infine, ci sono i migliori smartwatch in assoluto, che costano molto ma sanno ripagare il prezzo con un’esperienza d’uso semplicemente impareggiabile.

Nei prossimi paragrafi vedremo quale attenzione riservare alle diverse caratteristiche di uno smartwatch, con qualche dritta per saperne di più in autonomia. 😉

Come scegliere lo smartwatch

Come ti dicevo più su, a prima vista gli smartwatch sembrano tutti uguali: potresti pensare che scegliere l’uno o l’altro non faccia poi così tanta differenza.

Eppure, la differenza c’è, e spesso è pure enorme. 😉

Certo, prima di fare un acquisto ti consiglio sempre di cercare recensioni affidabili. Già dall’inizio, tuttavia, puoi capire quali modelli escludere e quali invece tenere più in considerazione.

In generale, queste sono le caratteristiche principali che ti serviranno per capire come scegliere lo smartwatch:

  • dimensioni e resistenza;
  • impermeabilità;
  • display e autonomia della batteria;
  • sistema operativo e funzioni avanzate.

Vediamo in dettaglio di cosa si tratta! 😉

Dimensioni e resistenza

Quando si parla delle dimensioni di uno smartwatch, solito ci si riferisce alle dimensioni della cassa. Diversamente da quanto avviene con le smart band, larghe al massimo 20 mm o poco più, gli smartwatch hanno una forma diversa.

Infatti, questi dispositivi riprendono le forme:

  • di un orologio tradizionale, con la cassa rotonda;
  • di un Apple Watch, un form factor più vicino a un rettangolo stondato.

Anche in questo caso la cassa può avere dimensioni diverse, e in generale dovresti preferire quelle che si adattano meglio al polso.

Se le dimensioni rappresentano una caratteristica a metà tra funzionalità ed estetica, la resistenza agli urti è funzionalità pura.

Quando scegli uno smartwatch, cerca sempre di capire qual è il suo grado di resistenza. Lo schermo potrebbe avere una protezione Gorilla Glass, mentre un corpo in plastica assicura leggerezza ma non sempre solidità.

Puoi stare più tranquillo invece per il cinturino. La maggior parte degli smartwatch in commercio usa cinturini in gomma o TPU, ma si tratta di un accessorio intercambiabile e di cui si trovano tantissime alternative. 😉

Impermeabilità

Più su, dicevamo che uno smartwatch serve anche a tracciare la tua attività sportiva. Di conseguenza, è naturale pensare di usarlo sotto la pioggia o in piscina per una nuotata.

E d’altronde tutti gli smartwatch in commercio vengono venduti come impermeabili o resistenti all’acqua. Ma davvero è così?

Innanzitutto, impermeabilità e resistenza all’acqua a volte vengono trattate come sinonimi, a volte no. Tecnicamente sono due caratteristiche diverse, ma talvolta sono intercambiabili.

Al contrario, è importante capire a cosa si riferiscono le diverse certificazioni pubblicizzate dai vari smartwatch. Ne puoi trovare due:

  • Atmosfere o resistenza alla pressione

Si basa sulla pressione a cui può resistere la cassa di uno smartwatch, per esempio 5 atm vuol dire cinque atmosfere.

A volte, questa misura viene espressa nei metri corrispondenti, per esempio 50 metri. Alcuni venditori dicono però che i 50 metri corrispondono alla profondità in immersione.

Nulla di più sbagliato: uno smartwatch 5 atm non può resistere all’immersione, ma andrà benissimo per correre sotto la pioggia. 😉

  • International Protection

La certificazione IP è diversa, perché invece identifica la resistenza di un dispositivo alle polveri e la sua impermeabilità, anche alle immersioni.

Da questo punto di vista, per esempio, smartwatch certificati IP68 hanno il massimo grado di resistenza alla polvere e un ottimo grado di resistenza all’acqua.

In pratica, potrai immergerti con il tuo smartphone anche a tre metri di profondità e per il tempo massimo di un’ora. 😉

Per saperne di più, ti consiglio di dare un’occhiata alla guida dedicata a tutto quello che bisogna sapere sugli smartwatch impermeabili.

Display e autonomia della batteria

Il display di uno smartwatch è forse la sua parte più importante. Certo, ci sono tutte le componenti hardware, ma in fondo lo schermo è l’interfaccia fra l’utente e il dispositivo.

Per questa ragione, bisogna fare molta attenzione a come scegliere lo smartwatch. I modelli più economici, per esempio, usano ancora pannelli LCD TFT, display appena sufficienti a un uso costante.

Al contrario, gli smartwatch più recenti hanno almeno uno schermo IPS oppure, ancora meglio, un pannello OLED o AMOLED.

Un esempio è il Blackview X1, uno smartwatch non così costoso ma che presenta un display davvero notevole per la fascia di prezzo. 🙂

Nel caso del Blackview si tratta di un IPS, mentre per un AMOLED è necessario salire ancora un po’ e prendere almeno uno Xiaomi Redmi Watch 3.

L’altra faccia della medaglia è l’autonomia della batteria. D’altronde, il principale consumo di batteria si deve proprio al display, oltre che a funzioni avanzate come il GPS.

I produttori dei migliori smartwatch lavorano per assicurare almeno una settimana o 10 giorni di autonomia con un utilizzo medio.

Ovviamente, l’uso intenso fa diminuire la durata della batteria, così come il monitoraggio continuo e l’attivazione di NFC e GPS.

Sistema operativo e funzioni avanzate

Tutti gli smartwatch hanno un sistema operativo. D’altronde, si tratta di computer in miniatura che hanno processore o SoC, memoria RAM, ROM, e così via.

Così come il display è l’interfaccia fra te e il dispositivo, il sistema operativo è l’interfaccia fra i tuoi comandi e la loro esecuzione. 🙂

In questo caso, la differenza fra smartwatch economici e top di gamma si fa più grande. Infatti, quasi tutti gli smartwatch economici hanno sistemi operativi proprietari.

Si tratta di software semplici, anche ben realizzati se da aziende affidabili, che si comportano molto bene ma offrono una scarsa personalizzazione.

Al contrario gli smartwatch di fascia alta – come i migliori smartwatch con SIM – hanno sistemi operativi più raffinati e complessi.

L’esempio principale è il Wear OS del Galaxy Watch5 PRO LTE o il WatchOS di Apple Watch SE e di tutti gli altri Apple Watch.

La più grande differenza sta nell’integrazione di questi sistemi operativi con gli smartphone. Se in altri casi c’è un controllo tramite app, qui invece abbiamo una maggiore integrazione ma anche la possibilità di installare applicazioni. 😉

Discorso simile si può fare con le funzionalità avanzate. Tutti gli smartwatch sono in grado di tracciare l’attività sportiva, ma non tutti lo fanno allo stesso modo.

I modelli economici si basano sul GPS del telefono e non sono molto attendibili, ma salendo di prezzo il tracciamento diventa molto accurato. Soprattutto se lo smartwatch è dotato di modulo GPS indipendente. 😉

Fra l’altro, alcune delle funzioni avanzate riguardano:

  • un modulo NFC per effettuare pagamenti contactless;
  • monitoraggio accurato di battito cardiaco, pressione sanguigna, qualità del sonno, e così via;
  • possibilità di controllare musica e fotocamera dello smartphone;
  • possibilità di visualizzare le notifiche e, in alcuni casi, di rispondere ai messaggi;
  • gestione delle chiamate in entrata, se sono presenti microfono e altoparlante.

Alcuni smartwatch, poi, supportano anche una nano-SIM o una eSIM. Si tratta dell’ultimo tassello che rende questi dispositivi completamente indipendenti da uno smartphone.

Ovviamente, in questi casi il prezzo può salire anche di parecchio. Un ottimo smartwatch come il Huawei Watch GT 2 supera agevolmente i 100 euro, e li vale tutti. Un semplice Galaxy Watch5 LTE può anche costare il doppio.

Smartwatch o smart band: quale scegliere?

Infine, l’ultima domanda a cui rispondere per capire come scegliere lo smartwatch è: ma non è forse meglio una smartband?

Ecco, a volte sì e a volte no. 🙂

Alle fasce di prezzo più basse, la distinzione fra smartwatch e smartband va sfumando. Entrambi i dispositivi fanno più o meno la stessa cosa, con alcune differenze non abissali.

I primi infatti hanno qualche funzione in più, soprattutto riguardante l’integrazione con lo smartphone. I secondi, invece, sono più votati al tracciamento dell’attività fisica, oltre ad avere un’autonomia più alta.

Nella fascia media e alta, invece, le differenze fra i due dispositivi sono più marcate a causa di funzioni più specializzate ed efficaci.

Smartwatch come il Watch GS 3 di Honor costituiscono un supporto completo alla tua giornata, mentre smartband come Fitbit Charge 5 sono perfette per un monitoraggio accurato dello sport.

In definitiva, cosa scegliere quindi? La decisione dipende dalle tue esigenze e in fondo anche dalle tue preferenze. Con queste righe, ho voluto darti qualche info per orientarti meglio nella grande abbondanza di prodotti. 😉

Se vuoi approfondire, qui trovi la guida più specifica sulle differenze.

Conclusioni

Capire come scegliere lo smartwatch è il primo passo per trovare il dispositivo che si adatta meglio alle tue necessità.

Come hai visto, le caratteristiche a cui prestare attenzione non sono tantissime, ma a loro modo sono tutte importanti.

Se hai qualche dubbio, scrivi pure nei commenti: proverò a risponderti e troveremo insieme una soluzione. 😉

Se invece stai cercando lo smartwatch giusto, ti rimando alle guide dedicate a:

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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