Amazfit è un brand ormai conosciuto in tutto il mondo, grazie al rapporto qualità/prezzo dei suoi dispositivi indossabili e all’esperienza d’uso.
Smartwatch economici come Amazfit GTS e smartband come Amazfit Band 5 sono diventati in poco tempo dei veri e propri best buy.
Tuttavia, il brand cinese vuole dire la sua anche nel settore degli smartwatch di fascia media e di fascia alta, con Amazfit GTR 2 come principale esempio.
Se stai cercando un dispositivo di questo tipo e vuoi saperne di più, scorri in basso per leggere la recensione! 😉
Pro:
- Qualità altissima per display, performance ed esperienza
- Oltre 90 attività monitorate
- Buona qualità delle chiamate
- Feeling da orologio di classe…
Contro:
- … ma si poteva fare di più sul cinturino
- Sensore ambientale buono, ma migliorabile
- Non ha lo slot per la SIM
Di fronte a dispositivi dal costo ridotto, ti potresti chiedere cosa può offrire di più uno smartwatch come Amazfit GTR 2. Tutti i modelli oggi dicono di avere cardiofrequenzimetro, display AMOLED, app per smartphone, e così via.
Cosa rende allora lo smartwatch di Amazfit migliore di tutti loro? È quello che ti mostrerò nell’articolo dedicato, con particolare attenzione all’esperienza e alla qualità delle sue funzioni. 🙂
Sei pronto? Iniziamo subito.
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Contenuti dell'articolo
Design dello smartwatch
A differenza delle smartband, smartwatch come Amazfit GTR 2 non hanno nulla di diverso dai normali orologi. Almeno, in apparenza. 🙂
La cassa è circolare e ha un diametro di 46,4 mm, aspetto che rende visibile il display ma non la rende mai ingombrante.
Lo spessore è di soli 10,7 mm, il che contribuisce a un peso di 31,5 grammi. Si tratta di un valore non troppo lontano dai 23 grammi della Xiaomi Mi Smart Band 6.
Non proverai alcun fastidio anche indossando il modello durante tutta la giornata. La cassa poi è in lega di alluminio colorata di nero, con delle finiture che comunicano una certa eleganza. 😉
La parte superiore è dominata dallo schermo AMOLED da 1,39 pollici, coperto da uno strato di vetro anti-graffio. Sul lato destro, invece, trovi due pulsanti per navigare all’interno del sistema operativo dello smartwatch.
Come puoi aspettarti, poi, la parte inferiore ospita:
- il sensore per misurare frequenza cardiaca, pressione e livelli di ossigeno nel sangue;
- i due pin metallici per la ricarica della batteria.
Unica nota forse che stona rispetto a quello che abbiamo visto finora è il cinturino in silicone. Non è scomodo, ma è l’unico elemento in qualche modo anonimo.
Nel caso tu voglia sostituirlo con qualcosa di più elegante, trovi tantissimi modelli grazie anche all’attacco standard a 22 mm. In particolare, questo Fullmosa in pelle non è niente male! 😉
In alternativa, puoi anche valutare la versione di Amazfit GTR 2 con cassa in acciaio inossidabile e cinturino in pelle sintetica.
Unica differenza, a parte l’estetica, è il peso: 39 grammi contro i 31,5 della versione in alluminio.
Contenuto della scatola
La dotazione dello smartwatch di Amazfit è piuttosto basilare e non contiene accessori particolari a parte quelli strettamente necessari all’uso del dispositivo.
All’interno della confezione, quindi, troverai:
- Amazfit GTR 2;
- caricatore magnetico con connettore USB;
- manuali e documentazione.
Display AMOLED e autonomia
Come ormai ci si aspetta dai migliori dispositivi indossabili, come le smartband e appunto gli smartwatch, lo schermo è di tipo AMOLED.
Ciò vuol dire che potrai aspettarti dei neri estremamente profondi, un’ottima resa cromatica e una visibilità in tutte le condizioni di luminosità esterna.
Il display è da 1,39 pollici e ha una risoluzione di 454 x 454 pixel. Con un calcolo, puoi trovare anche la densità che è alta: 326 PPI o pixel per inch.
Ad attestare la qualità complessiva di Amazfit GTR 2, e riguardanti sempre il display AMOLED, ci sono anche:
- un touchscreen sempre reattivo e fluido;
- la presenza dell’Always-On Display;
- il vetro resistente ai graffi grazie al rivestimento oDLC;
- il sensore di luminosità ambientale.
Due parole sugli ultimi due aspetti.
L’acronimo oDLC sta per optical Diamond-Like Carbon coating e indica una copertura che proteggerà il display dello smartwatch dai graffi. Non dovrai preoccuparti da cerniere, urti improvvisi ,spigoli e altri imprevisti. 😉
Per quanto riguarda il sensore di luminosità, funziona molto bene e riesce a percepire velocemente i cambiamenti dell’ambiente circostante. L’unica pecca è che:
- al livello minimo, a volte può sembrare comunque troppo alta;
- al livello massimo, soffre leggermente sotto la luce diretta del sole.
Nulla di estremamente problematico, ma su questo punto Amazfit poteva fare qualcosa di più. 😉
Invece, è ottima l’autonomia della batteria con un valore che pone il GTR 2 sui livelli di un fitness tracker.
Come infatti abbiamo visto nell’articolo sulla differenza fra smartband e smartwatch, in realtà una delle caratteristiche che differenzia i due dispositivi è proprio la durata della batteria.
In questo caso, invece, potrai contare su un’autonomia di 14 giorni con un uso medio e senza il GPS attivo. Attivandolo, la durata ovviamente si riduce, così come ascoltando la musica o utilizzando il dispositivo per le chiamate.
Bluetooth e funzionalità
Uno degli elementi che contribuisce al risparmio energetico è la presenza di un chip Bluetooth 5.0 LE, ovvero low energy. In realtà, Amazfit GTR 2 dispone anche del WiFi 2,4 GHz, ma utilizzabile soltanto per il trasferimento di file.
Completano il quadro:
- il GPS integrato, in modo che tu possa utilizzare lo smartwatch durante l’attività fisica senza per forza avere dietro il cellulare;
- il sensore BioTracker, grazie al quale potrai misurare la frequenza cardiaca e il livello di saturazione dell’ossigeno.
Fluido e intuitivo il sistema operativo proprietario, con le varie schermate di controllo o informative raggiungibili tramite dei semplici swipe con il dito. 🙂
Potrai scegliere diverse watchface grazie all’integrazione di Amazfit GTR 2 con l’app Zepp. Sono poco personalizzabili, in verità, ma l’offerta è decisamente ampia.
E proprio a proposito dell’applicazione compatibile con Android e iOS, si tratta di un software completo ma semplice da usare. Ci troverai tutte le info di cui hai bisogno, compresa la possibilità di:
- trasferire dei brani musicali dal telefono allo smartwatch, che peraltro ha una memoria di 3 GB, per la riproduzione;
- vedere il riepilogo e gestire i tuoi allenamenti.
Quelli previsti sono moltissimi, anche se il riconoscimento automatico non avviene con tutti. La precisione è tuttavia ottima e non è paragonabile a quella dei fitness tracker più economici.
Infine, due parole sulla qualità delle chiamate: non ottimo lo speaker (ma è presente) mentre il microfono fa il suo, a patto che l’ambiente circostante non sia troppo rumoroso.
Amazfit GTR 2 non ha uno slot per la SIM e quindi dovrai collegarlo allo smartphone tramite Bluetooth per poterlo usare anche durante una telefonata.
Conclusioni
Rispetto alle alternative che costano meno, Amazfit GTR 2 è un modello con specifiche, caratteristiche e prestazioni molto più vicine ai top di gamma.
Lo schermo è molto bello e il feeling è da orologio di grande qualità. Allo stesso modo, le performance e la fluidità di utilizzo fanno passare in secondo piano i pochi difetti.
Se stai cercando uno smartwatch e vuoi qualcosa in più rispetto alla fascia entry level, non posso che consigliarti il modello.
Se invece vuoi farti un’idea più approfondita, dai un’occhiata alla lista dei migliori smartwatch! 😉