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Collegare un Hard Disk esterno al PC: come si fa?

Hard Disk esterni ed SSD esterni sono due fra le unità di memoria portatili più utilizzate per lavoro o svago da tantissime persone.

Più capienti di una chiavetta USB o di una microSD, queste unità hanno comunque dimensioni contenute e possono essere portate con sé in modo molto semplice.

In questa guida, ti mostrerò come collegare un Hard Disk esterno al PC. Vedremo la procedura più veloce e anche qualche accorgimento per sfruttare al massimo la tua memoria portatile.

Inoltre, vedremo anche come collegare un Hard Disk interno al PC… ma dall’esterno. 😉

Iniziamo subito! 😉

Collegare un Hard Disk esterno al PC: come si fa?

Come collegare un Hard Disk esterno al PC

Qualche che sia la tua unità di memoria, recente o datata, oggi esiste un solo standard che ti permette di collegare un Hard Disk esterno al PC.

Si tratta dello standard USB, che tuttavia puoi ritrovare in diverse configurazioni:

  • un cavo da USB Tipo B a USB Tipo A, è il caso meno recente di Hard Disk portatile;
  • due cavi USB Tipo A per collegare il tuo Hard Disk e alimentarlo;
  • un cavo da USB Tipo C a USB Tipo A o USB Tipo C.

Quest’ultimo è il caso più recente di Hard Disk portatile o, meglio di SSD esterno. Come vedremo più avanti, infatti, il connettore Tipo C sta lentamente sostituendo il più diffuso Tipo A, con l’obiettivo di unificare i collegamenti e diminuire i rifiuti elettronici. 😉

Quando scegli un Hard Disk esterno o un SSD esterno, è quindi importante assicurarti che il cavo sia rimovibile.

In questo modo, potrai scegliere di utilizzarne uno che hai già e magari è più veloce, oppure potrai sostituirlo in caso di malfunzionamenti.

Detto questo, come collegare un Hard Disk esterno al PC?

Per farlo, ti basterà collegare un capo del cavo USB al tuo Hard Disk esterno e l’altro capo a una porta USB libera del computer.

Tutto qua. Semplice, no? 🙂

Al collegamento, la porta USB inizierà ad alimentare l’unità di memoria e dopo qualche secondo il PC riconoscerà l’Hard Disk collegato.

Di conseguenza, potrai aprire una finestra dedicata e consultare i file presenti sulla memoria, o aggiungerne di nuovi. Insomma, basta questo per poter usare un Hard Disk esterno o un SSD esterno con il computer. 😉

Se invece ci sono problemi nel riconoscimento o nell’uso di una memoria portatile, ti consiglio di leggere la guida su come risolvere questo problema.

Come velocizzare il collegamento di un Hard Disk esterno al PC

Come ti dicevo nell’introduzione, collegare un Hard Disk esterno al PC è molto semplice, e lo abbiamo visto. Basta collegare il cavo alla memoria e a qualsiasi porta USB del computer, e non serve altro.

In realtà, però, ci sono dei metodi che ti permettono di velocizzare il collegamento e quindi sfruttare al massimo la tua unità portatile. In particolare, questi riguardano:

  • la scelta della porta USB giusta;
  • la scelta del cavo e del connettore USB giusto;
  • un eventuale collegamento alla rete.

Andiamo con ordine! 😉

Scelta della porta USB giusta

Il primo aspetto da considerare è la porta USB del computer che usi per il collegamento di un Hard Disk esterno o di un SSD esterno.

Infatti, a prima vista le porte USB possono sembrare tutte uguali, o al massimo cambiare colore. Ma la realtà è diversa, e ciascuna porta può influire enormemente sulla velocità del collegamento.

Per esempio, una porta USB Tipo A potrebbe supportare:

  • standard lenti come USB 2.0, che ha una velocità massima di 480 Mbps, ossia circa 60 MB/s;
  • USB 3.0, oggi conosciuto anche come USB 3.2 Gen 1×1, che supporta una velocità teorica massima di 5 Gbps ossia circa 600 MB/s;
  • standard più veloci e recenti, come USB 3.2 Gen 2×1 fino a 10 Gbps o USB 3.2 Gen 2×2 con velocità fino a 20 Gbps.

A prima vista cambia poco, solo il colore e poco altro, ma come vedi si passa da 60 MB/s a 2500 MB/s in un attimo.

Si tratta di una velocità 40 volte superiore a quella di USB 2.0, che sicuramente è in grado di influire l’uso quotidiano di una memoria esterna. 😉

Ora, nel caso di un Hard Disk portatile potrai anche optare per una classica USB 3.0, perché già satura il suo limite di velocità. Nel caso di un SSD portatile, invece, scegli uno standard USB superiore se possibile: vedrai miglioramenti da subito.

Qui trovi una guida sui diversi standard USB per approfondire l’argomento. 😉

Ovviamente, anche la porta USB presente sul dispositivo dovrà supportare queste velocità: in caso contrario, le prestazioni saranno quelle della porta meno veloce.

Per esempio, se colleghi un Hard Disk portatile USB 3.0 ad una porta USB 2.0 del PC, avrai massimo 480 Mbps. E viceversa. 😉

Scelta del cavo e del connettore giusto

Oltre alla porta USB, sia quella del dispositivo sia quella del computer, influiscono sulla velocità anche il cavo e il connettore USB.

Partiamo da quest’ultimo, perché gli ultimi anni hanno visto già una prima unificazione. Oggi puoi trovare connettori come il Tipo B o il micro-USB soltanto nelle memorie più datate, mentre quelle più recenti oggi utilizzano principalmente USB Tipo C e Tipo A.

Il discorso sul cavo è invece più importante. Infatti, è importante scegliere un cavo che possa supportare la velocità di trasferimento ideale per le tue esigenze.

Esistono cavi USB di diverse lunghezze e materiali, ma in generale ti consiglio di evitare quelli di bassa qualità o troppo lunghi.

Di conseguenza, è meglio scegliere un cavo USB di lunghezza contenuta e di alta qualità, così da aumentare la velocità del collegamento. 😉

Collegamento alla rete

Collegare un Hard Disk esterno o un SSD esterno alla rete vuol dire condividerlo con i computer che fanno parte della LAN.

In pratica, potrai accedere alla tua memoria portatile da più PC senza bisogno di collegarlo a ciascuno, e quindi risparmiando tempo. 😉

Qui trovi in particolare una guida su come creare una LAN e come condividere i computer nella LAN. Per quanto riguarda invece gli Hard Disk portatili, puoi scegliere sostanzialmente fra due alternative:

  • la più semplice consiste nel collegare un Hard Disk o un SSD esterno al router, se questo è dotato di porta USB, e quindi abilitare la sua condivisione nella rete;
  • la più completa consiste nel dotarsi di un NAS, un vero e proprio centro multimediale progettato per il collegamento in rete e la sicurezza dei dati, e archiviare lì i tuoi file.

Un NAS è infatti un dispositivo appositamente pensato per questa funzione. Si tratta di un piccolo computer in cui puoi inserire due o più Hard Disk che intendi condividere in rete.

Se sei interessato e vuoi saperne di più, qui trovi la guida ai migliori NAS. 😉

In più, c’è anche una terza opzione: basterà collegare un Hard Disk esterno al PC e abilitare la sua cartella alla condivisione in rete. Ma si tratta di un’opzione meno semplice rispetto alla prima e meno completa rispetto alla seconda.

Ovviamente, in qualsiasi collegamento in rete la velocità del trasferimento dipenderà:

  • dalla porta USB scelta;
  • dal cavo USB e dal connettore scelto;
  • dalla velocità della rete, che sia WiFi o cablata.

In particolare, potrà essere Fast Ethernet fino a 100 Mbps o Gigabit Ethernet fino a 1 Gbps, o magari ancora superiore. Valgono però le stesse restrizioni che abbiamo visto per le porte USB: la velocità sarà quella della porta LAN più lenta.

Un discorso simile si può fare anche per quanto riguarda il WiFi. Come sai, oggi i WiFi seguono una numerazione: i due più diffusi sono il WiFi 5 e il WiFi 6, ma si usa ancora il WiFi 4 per dispositivi smart oppure per collegamenti semplici.

Se un router supporta uno standard più veloce rispetto a quello del computer, la connessione andrà alla velocità di quest’ultimo. 🙂

Di conseguenza, è bene scegliere router veloci e schede di rete recenti, così da ottenere il massimo anche dal tuo Hard Disk esterno o dal tuo SSD esterno. Qui trovi una lista:

Come collegare un Hard Disk SATA al PC come Hard Disk esterno

Come sicuramente saprai, per velocizzare un computer a volte basta sostituire il vecchio Hard Disk interno con un più veloce SSD.

Che quest’ultimo sia SATA o PCIe NVMe, con i migliori SSD avrai un miglioramento straordinario nelle prestazioni, in entrambi i casi. 🙂

Ma cosa fare del vecchio Hard Disk interno che adesso non serve più? Puoi trasformarlo in un Hard Disk esterno e utilizzarlo come memoria portatile.

Per farlo, sarà necessario inserire questa unità in un box specifico, come:

  • questo iDsonix per Hard Disk SATA da 2,5 pollici, che non ha bisogno di alimentazione esterna ma necessita del solo cavo USB;
  • questo Inateck per Hard Disk SATA da 3,5 pollici, che invece ha anche un cavo di alimentazione dedicato oltre a quello USB.

In questo modo, avrai la possibilità di dare una seconda vita a una vecchia unità di memoria e utilizzarla comunque con il tuo computer. Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, adesso sai anche come effettuare il collegamento. 😉

Conclusioni

Di per sé, collegare un Hard Disk esterno al PC è un’operazione semplicissima: basta inserire il cavo nel dispositivo e nel PC.

Eppure, la scelta della porta USB giusta, la scelta del cavo e del connettore giusto, la possibilità di collegare un Hard Disk in rete influenzano direttamente le prestazioni e le velocità del trasferimento.

Influenzando così anche la tua esperienza d’uso.

Per questa ragione, è sempre bene scegliere in modo consapevole un’unità di memoria portatile. A questo proposito, qui trovi la guida ai:

Per qualsiasi dubbio o se hai bisogno di un consiglio, invece, scrivi pure un commento qui sotto! 😉

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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