Cosa significa NVMe?

NVMe è un acronimo che significa Non-Volatile Memory express e indica un protocollo di trasferimento sviluppato appositamente per le memorie SSD.

Insieme all’interfaccia PCIe e al form factor M.2, infatti, NVMe è responsabile delle eccezionali prestazioni degli SSD di ultima generazione.

Vediamo quindi cosa significa NVMe e perché ha costituito un significativo salto avanti per le tecnologie di memorizzazione dei file.

Cosa significa NVMe?

Come funziona il protocollo NVMe

Spesso, quando si parla di SSD, si parla di SSD NVMe in contrapposizione con gli SSD SATA. Il confronto ha senso, da un certo punto di vista:

  • gli SSD SATA sono il passato, unità a stato solido che sembrano Hard Disk e sfruttano lo standard SATA da 6 Gbps;
  • gli SSD NVMe rappresentano invece il futuro e sfruttano la velocità del PCI-Express per fornire prestazioni di gran lunga superiori.

Tecnicamente, però, NVMe è un protocollo di trasferimento mentre SATA è uno standard di interfaccia. Di conseguenza, il confronto dovrebbe essere fra PCIe e SATA, e non fra NVMe e SATA.

Tuttavia, è possibile capire quali innovazioni ha portato NVMe se lo si confronta con AHCI, il protocollo di trasferimento utilizzato negli Hard Disk e negli SSD SATA. 😉

Infatti, il Non-Volatile Memory express sfrutta l’esecuzione in parallelo delle operazioni e una migliore gestione delle code di comandi in modo da:

  • elaborare molte più richieste in modo efficiente;
  • trasferire molti più dati riducendo la latenza nei comandi;
  • sfruttare appieno tutti i vantaggi del PCI-Express.

Il protocollo NVMe può supportare molte più code e comandi e, in questo modo, può gestire i trasferimenti utilizzando meno cicli di CPU. 😉

Non a caso, NVMe è stato sviluppato già dal 2007 proprio per utilizzare il PCI-Express e le memorie NAND Flash di un SSD.

Dalla sua introduzione nel 2013, poi, si è via via affermato come il protocollo di trasferimento dei nuovi SSD.

Se pensi che un’unità come il Samsung 980 PRO è in grado di arrivare a 7000 MB/s in lettura sequenziale, puoi immaginare la grandezza dell’evoluzione da modelli come il Samsung 870 EVO. 😉

NVMe, PCIe e M.2: le differenze

Con la nuova generazione di SSD, sono cambiate tantissime cose. Come funziona un SSD, come vengono usate le memorie, le componenti hardware, l’installazione: praticamente nulla delle unità da 2,5 pollici è rimasto uguale. 😉

Con le migliorie, sono arrivate anche nuove definizioni con le quali è importante prendere un po’ di confidenza. In questo modo, potrai scegliere un SSD avendo presente tutto il quadro generale.

NVMe, come abbiamo visto, indica il protocollo di trasferimento e in un certo senso è la sigla di cui si parla di meno.

PCIe o PCI-Express, al contrario, è una parola che tutti gli appassionati di computer e informatica conoscono. Se hai già montato una scheda video nella scheda madre, o anche solo valutato un particolare modello, hai già sentito PCIe.

Si tratta infatti dell’interfaccia di collegamento: per collegare una scheda video devi inserirla nello slot PCI-Express della scheda madre. E lo stesso si può dire per le altre schede di espansione, come schede audio interne e schede di rete.

Per gli SSD PCIe vale lo stesso principio, ma in questo caso lo slot non è il classico PCIe bensì uno slot M.2.

M.2, la terza parola di cui ti parlo a proposito di cosa significa NVMe, non identifica né l’interfaccia né il protocollo di trasferimento.

Al contrario, M.2 è il form factor o il formato dei nuovi SSD. Molto più piccolo rispetto alle unità da 2,5 pollici, permette di risparmiare spazio e facilitare le operazioni di montaggio. 😉

A questo proposito, dai pure un’occhiata alle guide sulla differenza fra M.2 e NVMe. 😉

Conclusioni

Come hai visto, dietro una sigla apparentemente semplice come NVMe c’è un mondo di tecnologia, innovazione e informatica.

Gli SSD NVMe hanno cambiato nel profondo il panorama della memorizzazione su computer. Grazie al protocollo NVMe, all’interfaccia PCIe e al formato M.2, oggi puoi contare su:

  • velocità di caricamento dei programmi maggiori;
  • boot del sistema operativo in pochi secondi;
  • trasferimenti velocissimi.

Se stai valutando di cambiare il tuo Hard Disk o passare e memorie più veloci, qui trovi la guida ai migliori SSD.

Per qualsiasi dubbio o consiglio, invece, scrivi pure un commento qui sotto! 😉

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Matteo Zigliani
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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