Il SATA o Serial ATA è un tipo di interfaccia utilizzata per collegare drive di memoria o lettori ottici alla scheda madre di un computer.
SATA è un acronimo che sta per Serial Advanced Technology Attachment e costituisce il successore dello standard PATA, ovvero Parallel ATA, conosciuto anche come IDE.
Con lo standard PATA il cavo era piatto e largo 5,1 centimetri, mentre il connettore era dotato di 40 pin Le velocità partivano dai 16 MB/s delle prime versioni fino ai 133 MB/s delle ultime.
Al contrario, il Serial ATA riduce notevolmente la larghezza del cavo, che risulta in una migliore aerazione del case, e presenta un connettore a 7 pin. Esistono tre versioni dello standard SATA:
- SATA I, introdotto nel 2002: permette di raggiungere velocità di trasferimento teoriche fino a 1,5 Gb/s, con velocità effettive di 1,2 Gb/s (ovvero circa 150 MB/s)M
- SATA II, del 2005: permette di arrivare a velocità teoriche fino a 3 Gb/s, con velocità effettive di 2,4 Gb/s, circa 300 MB/s;
- SATA III, lo standard odierno introdotto nel 2009. Con il SATA III, la velocità teorica raggiunge i 6 Gb/s mentre quella effettiva i 4,8 Gb/s, cioè circa 600 MB/s.
Come puoi notare, già a partire dal SATA I le prestazioni dello standard IDE venivano superate. Inoltre, il SATA III è diventato necessario per consentire le alte velocità di trasferimento dei nuovi SSD o solid state drive.
Negli ultimi anni sono stati introdotti lo standard SATA 3.1 e SATA 3.2, che hanno consentito di aumentare l’efficienza dell’interfaccia SATA con gli SSD.
Nel complesso, i vantaggi dell’interfaccia SATA non riguardano soltanto le elevate velocità di trasferimento, ma migliore gestione dei drive di memoria in dispositivi come laptop e tablet.
Non solo, ma è stato migliorato sensibilmente il collegamento in RAID fra hard disk e l’AHCI, che consente una gestione più ottimizzata dell’accesso ai dati.