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Come scegliere un SSD – Guida completa

Se stai assemblando un nuovo PC o se vuoi rendere più veloce quello che hai già, la scelta migliore è quella di prendere un SSD.

Acronimo per Solid State Drive, rispetto ai tradizionali Hard Disk gli SSD sono:

  • più veloci nelle operazioni di lettura e scrittura;
  • più affidabili nel medio e nel lungo periodo;
  • maggiormente adatti alla fruizione di contenuti e videogame di ultima generazione.

Tuttavia, non tutti gli SSD sono uguali.

Lasciando per un attimo da parte i migliori oggi disponibili, vale la pena capire meglio come scegliere un SSD.

In questo modo, potrai acquistare quello giusto per te con consapevolezza e dare al tuo computer la velocità di cui ha bisogno. 😉

Per capire quali sono le caratteristiche a cui fare attenzione, scorri in basso e leggi la guida completa! 😉

Come scegliere un SSD - Guida completa

Cos’è un SSD?

Gli SSD sono un’evoluzione del concetto di archiviazione su computer, laptop e console da gioco.

A differenza degli Hard Disk, non hanno componenti meccaniche: hai capito bene, non ci sono dischi che girano con testine che fanno avanti e indietro per leggere o scrivere dati.

Al contrario, le unità SSD puntano sulle memorie flash per offrire velocità e affidabilità, grazie alle quali:

  • puoi avviare Windows in pochi secondi;
  • utilizzare applicazioni e videogame velocemente;
  • evitare di rompere le unità anche con una semplice caduta.

In particolare, l’assenza di parti mobili è la vera differenza fra un SSD e un HDD: senza dischi o testine, i rischi di malfunzionamenti si riducono tantissimo. 😉

Il vecchio difetto di queste nuove unità è quello della capacità: dato il costo mediamente più alto, gli SSD non sono mai stati molto capienti.

Come vedremo, le cose sono via via cambiate fino a rendere i Solid State Drive un vero e proprio must per il tuo computer e per il tuo laptop.

Vediamo allora come scegliere un SSD! 😉

Come scegliere un SSD?

Le maggiori differenze rispetto alle vecchie modalità di archiviazione dei dati riguardano l’hardware degli SSD. Per questa ragione, nella scelta di quello giusto dovrai considerare alcune particolari caratteristiche:

  • quali componenti utilizza, soprattutto controller e DRAM;
  • qual è il tipo di memoria flash;
  • quali sono le capacità disponibili;
  • qual è l’interfaccia di trasferimento dei dati.

Sei pronto? Iniziamo! 😉

Controller: la CPU di un SSD

Benché spesso non se ne parli, il controller è una delle componenti più importanti di un SSD.

Infatti, si tratta di un microprocessore che:

  • da una parte, si interfaccia con il PC e con le richieste dell’utente tramite il sistema operativo;
  • dall’altra, gestisce tutte le operazioni di scrittura e lettura dei dati sulla memoria.

La qualità di un controller incide tantissimo nelle prestazioni di un SSD, un po’ come la CPU di un computer influenza le performance di tutta la configurazione. 🙂

Per questo, quando scegli un’unità a stato solido è bene guardare a qual è il microprocessore integrato:

  • aziende come Samsung utilizzano soluzioni proprietarie, per esempio i MKX contenuti nei Samsung 870 EVO o i Micron del Crucial P5;
  • altre aziende invece si rivolgono a produttori indipendenti, è il caso del Silicon Motion dual core contenuto nei Kingston A2000.

DRAM: velocità e affidabilità

Esattamente come avviene per il computer, la DRAM di un SSD è diversa dalla memoria vera e propria dove andrai a scrivere o leggere i tuoi dati.

Nello specifico, questo particolare tipo di RAM si occupa di salvare la mappa degli indirizzi fisici con le posizioni precise dei file sulla memoria flash.

In questo modo, le operazioni di scrittura e lettura saranno molto più veloci ma – allo stesso tempo – si aumenta anche l’affidabilità dell’unità.

Infatti, i cosiddetti SSD DRAM-less o SSD senza DRAM utilizzano una parte della memoria flash, e ciò porta a un maggior numero di scritture casuali. Più processi di scrittura significa durabilità ridotta.

Tuttavia, modelli senza RAM come i Kingston A400 costano meno rispetto alle alternative, e per questo hanno comunque una certa attrattiva.

Personalmente, ti consiglio sempre un SSD con DRAM integrata – il WD Black SN750 per esempio – che a fronte di una maggiore spesa iniziale offre più velocità e affidabilità. 😉

Tipo di memoria V-NAND flash

Controller e DRAM possono ottimizzare le velocità di trasferimento e immagazzinamento di un SSD, ma il cuore del processo è un altro: la memoria flash.

Come avviene per le altre componenti, anche le memorie non sono tutte uguali. Per il mercato consumer, ne esistono di quattro tipi che si distinguono per quanti bit di informazione possono immagazzinare in ogni cella.

Ecco quali sono:

  • SLC o Single Level Cell

Memorizzano un bit per cella e, per questa ragione, sono le più veloci in assoluto ma anche le più costose. Un SSD fatto di sole memorie SLC costerebbe tantissimo.

Per ovviare a questo problema, negli ultimi anni i produttori utilizzano questa tipologia per creare delle cache SLC ad alta velocità.

In questo modo, i dati verranno memorizzati sulle cache – velocissime – e in un secondo momento smistati sulla memoria principale dal controller e dalla DRAM.

  • MLC o Multi Level Cell

Rispetto al nome, in realtà si tratta di celle in grado di immagazzinare due bit di informazione. Non sono veloci come le memorie SLC ma costano meno.

Fino a qualche anno fa erano molto utilizzate, ma oggi sono più rare, a causa delle memorie TLC.

  • TLC o Triple Level Cell

Come avrai intuito, si tratta di memorie che possono scrivere tre bit per cella. Sono la tipologia più diffusa sia fra gli SSD SATA sia fra gli SSD PCIe NVMe grazie al loro rapporto fra prestazioni e costi.

Per farti un esempio, trovi V-NAND TLC in modelli economici come i Crucial BX500 e in modelli high end come i Samsung 970 EVO Plus.

Il segreto del loro successo sta nell’integrazione con altre componenti di un SSD. Infatti, possono contare su controller all’avanguardia, DRAM capiente e una cache SLC che velocizza tutti i trasferimenti. 😉

  • QLC o Quad Level Cell

Infine, l’ultima aggiunta riguarda le memorie in cui è possibile immagazzinare quattro bit per cella. Più lente rispetto alle altre tipologie, compensano con il costo e offrono comunque performance inarrivabili con qualsiasi HDD.

Per questa ragione, vengono impiegate in modelli SATA con grandi capacità. Prendi i Samsung 870 QVO che possono arrivare fino a 8 TB di storage!

Migliori SSD SATA

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SSD SATA o PCIe NVMe?

Qui arriviamo a un argomento un poco più tecnico, ma senza dubbio fondamentale. L’interfaccia di un SSD è la caratteristica che ti spiega in che modo avverranno i trasferimenti di dati e con quali velocità di massima.

Da questo punto di vista, ne esistono due:

  • SATA, ovvero Serial ATA, grazie alla quale potrai collegare le tue unità alla scheda madre con dei cavi dedicati e arrivare fino a 6 Gbps teorici;
  • PCI-Express o, come vengono chiamati gli SSD che la utilizzano, PCIe NVMe, che permettono di superare i 2000 o anche i 3000 MB/s e si collegano direttamente alla scheda madre.

Come puoi immaginare, i modelli SATA sono più economici rispetto a quelle PCIe NVMe ma offrono anche prestazioni inferiori. Riescono comunque a superare gli Hard Disk e quindi sono ideali per aggiornare vecchi PC o vecchi laptop. 😉

Allo stesso modo, se scegli i secondi dovrai assicurarti di avere una scheda madre compatibile sia con l’interfaccia sia con il form factor, come la ASUS Prime Z490-P.

Per saperne di più, dai pure un’occhiata alla guida su come montare un SSD. 🙂

Form factor: 2,5 pollici o M.2?

La suddivisione dei formati di un SSD è strettamente collegata – al netto di qualche eccezione – con le interfacce utilizzate. Di solito, avrai SSD:

  • da 2,5 pollici per l’interfaccia SATA, un po’ come avviene con gli Hard Disk che trovi nei portatili;
  • M.2 per l’interfaccia PCIe NVMe.

In quest’ultimo caso, devi fare però attenzione: esistono infatti modelli M.2 che utilizzano l’interfaccia SATA e quindi sono più lenti delle alternative.

Un esempio sono i Kingston A400 M.2: l’unica differenza rispetto alla versione da 2,5 pollici è che – collegandoli direttamente alla scheda madre – risparmierai un po’ di spazio all’interno del case.

Se ne possa valere la pena, dovrai deciderlo tu al momento dell’assemblaggio del PC e dell’acquisto dell’unità.

Capacità disponibili

Partiamo con un consiglio: evita gli SSD da 64 e da 120 GB. Sono piccoli, non hanno un prezzo così tanto inferiore rispetto a quelli da 250 GB e offrono pochissimi vantaggi.

I tagli con il migliore rapporto qualità/prezzo sono quelli da 500 GB o al massimo da 1 TB, perché:

  • hanno costi non eccessivi;
  • offrono tanto spazio di archiviazione;
  • insieme a un HDD aumentano le potenzialità di storage del computer.

Nel caso ti interessino tagli superiori, da 2 TB in poi, va bene considerarli soltanto se lavori molto con video, rendering grafici, streaming e altre attività del genere.

Insomma: valutane l’acquisto se punti ad memorizzare grandissime quantità di dati e vuoi farlo nel modo più veloce possibile. 😉

In alternativa, dovrai rassegnarti a formattare il tuo SSD e farlo di frequente.

Affidabilità di un SSD

Come dicevo già all’inizio di questa guida, un SSD è in media più affidabile di un HDD. La mancanza di parti mobili e le dimensioni più contenute sono le principali cause di questo miglioramento.

Per misurare quanto è affidabile un SSD, di solito ci si affida a due parametri:

  • TBW o TeraBytes Written

L’acronimo indica il numero massimo di dati che potrai scrivere sul tuo SSD prima di incontrare problemi nel suo funzionamento.

  • MTBF o Mean Time Between Failures

Il “tempo medio fra i guasti” misura la vita media di un dispositivo elettronico in ore. Nel caso degli SSD, in milioni di ore.

Tecnicamente, il valore di MTBF è la somma fra il MTTF o mean time to failure e il MTTR o mean time to repair. Spesso però i produttori usano MTBF e MTTF come sinonimi.

In entrambi i casi, per quanto riguarda i dati scrivibili o la vita media, più alto è il valore e meglio è. 🙂

Non a caso troverai modelli low end con bassi valori, e viceversa. 🙂

Come scegliere un SSD per portatile

Tutto quello che hai letto fin qui può darti una mano anche a scegliere il giusto SSD non soltanto per il tuo PC desktop, ma anche per il portatile.

Tuttavia, ci sono alcuni aspetti ai quali dovrai fare più attenzione, soprattutto per la compatibilità e le possibilità offerte dallo spazio ristretto dei laptop.

A decidere sarà, come spesso accade, la scheda madre:

  • se ha uno slot M.2, dovrai verificare qual è l’interfaccia e quale lunghezza è supportata, per poi acquistare un SSD M.2 SATA o uno M.2 PCIe NVMe;
  • se non ha questo slot, dovrai necessariamente optare per un’unità SATA da 2,5 pollici da sostituire all’Hard Disk presente.

Quale che sia la tua scelta, il montaggio avviene più o meno allo stesso modo. L’unica differenza è che dovrai rimuovere la copertura posteriore del laptop per accedere alla scheda madre.

Come capire se un SSD è compatibile

Le caratteristiche e le specifiche di cui ti ho parlato nel corso di questa guida sono utili anche per capire se un’unità SSD è compatibile con il tuo sistema.

Se cerchi un modello M.2 PCIe NVMe, per accertarti della compatibilità devi:

  • verificare se la scheda madre ha slot M.2 o no;
  • nel caso ne abbia uno o più, come per la MSI MPG B460I Gaming Edge Wi-Fi, verificare se è SATA o PCIe NVMe;
  • nel secondo caso, capire qual è la versione PCI-Express supportata, in generale la 3.0 o la 4.0;
  • verificare la presenza di un dissipatore di calore, altrimenti dovrai procurartelo prima dell’installazione.

Se invece cerchi un modello SATA da 2,5 pollici, dovrai:

  • controllare quali sono le porte SATA disponibili sulla scheda madre;
  • procurarti un cavo SATA per il trasferimento dati e uno per l’alimentazione;
  • verificare se c’è abbastanza spazio nel case per il montaggio dell’unità.

Considera comunque che gli SSD da 2,5 pollici ingombrano anche meno degli Hard Disk con le stesse dimensioni, e quindi non sarà un problema trovar loro una sistemazione. 😉

Migliori SSD PCIe NVMe

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Conclusioni

Di fronte a un mercato che ormai è saturo di prodotti diversi fra loro, ma che sembrano tutti uguali, capire come scegliere un SSD è fondamentale.

Soltanto così potrai contare su un’unità che si comporta esattamente nel modo che ti aspetti, senza rallentamenti e soprattutto senza sorprese.

Come hai visto, le specifiche da tenere in considerazione non sono poche, ma sono tutte importanti per orientarti fra i vari modelli disponibili.

Se però dovessi avere qualche domanda, non esitare a farmela nei commenti. 🙂

Per approfondire il settore degli SSD per computer, invece, ti consiglio di leggere le guide su:

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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4 Commenti

    • Buongiorno Patrick,

      il tuo ASUS ha come unità di memoria un Hard Disk meccanico, per cui non potrai montare sulla scheda madre un SSD M.2. Puoi tuttavia sostituire il tuo vecchio Hard Disk con un SSD SATA: non sono veloci come le unità di ultima generazione, ma rappresentano un enorme passo avanti rispetto ai dischi fissi. Qui trovi una guida dedicata a come effettuare la sostituzione, e per capire meglio quale modello scegliere dai pure un’occhiata alla guida sui migliori SSD.

      Buona giornata

  1. Ciao, ho una domanda, vorrei installare una ssd sul mio portatile HP Laptop – 15s-eq1040nl, ho già verificato che supporta NVMe M.2
    Informandomi sul web non ho ben capito però se, la prima istallazione di una ssd puó sostituire direttamente la SSD già presente nel portatile oppure se necessita di un ulteriore slot.
    Ti ringrazio

    • Buongiorno Noemi,

      nel caso di prima installazione, se il tuo portatile ha un solo slot per SSD, sarà necessario effettuare il trasferimento dei file prima di installare il nuovo SSD. Si può procedere in diversi modi: facendo un backup dei dati e installando il sistema operativo sul nuovo SSD; utilizzare un computer per effettuare la clonazione dal vecchio SSD al nuovo; collegare il nuovo SSD come drive esterno e trasferire i file. In ogni caso, sarà fondamentale installare sul tuo nuovo supporto il sistema operativo e soltanto dopo collegarlo nello slot M.2.

      Buona giornata

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