Da tempo, gli SSD SATA stanno lasciando il campo a interfacce più veloci, come quella PCI-Express. Lo stesso avviene con i form factor, dove il classico 2,5 pollici è via via sostituito dal M.2.
Cambiamenti di questo tipo sono normalissimi nel campo della tecnologia: le nuove soluzioni offrono maggiori velocità, migliori prestazioni, e così via.
Eppure, gli SSD da 2,5 pollici non sono per nulla passati di moda, grazie a particolari soluzioni tecnologiche e al generale abbassamento dei prezzi. 🙂
Rientra in questo ambito la proposta di Samsung con la sua serie 870 QVO, di cui ti parlerò in questa recensione.
Scorri in basso per leggerla! 😉
Pro:
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Velocità che utilizza tutta l’interfaccia SATA 3
- Le capacità disponibili arrivano fino a 8 TB
- SSD affidabile e duraturo…
Contro:
- … ma con soli 3 anni di garanzia rispetto ai 5 della serie EVO
- Confezione molto essenziale
Contenuti dell'articolo
Samsung 870 QVO: la fine degli HDD? – Recensione completa
A rendere molto interessanti le nuove unità di Samsung sono diverse caratteristiche, che vedremo via via nel corso dell’articolo.
Benché la differenza dalla serie precedente non sia enorme, puoi già notare come invece rispetto ai Samsung 860 EVO sia cambiato quasi tutto.
A partire dalla tipologia di memoria flash fino ad arrivare alle capacità dei drive, i Samsung 870 QVO sono un nuovo modo di intendere l’archiviazione dei dati.
Vediamo se davvero l’azienda sudcoreana è riuscita nel suo intento! 😉
Form factor e qualità costruttiva
Il formato da 2,5 pollici è ormai conosciuto da tutti gli appassionati di computer e non. Infatti, ha costituito l’evoluzione per gli Hard Disk da 3,5 pollici e il primo fattore di forma per gli SSD SATA.
I vantaggi sono enormi, soprattutto se vuoi aggiornare il drive di memoria del tuo portatile o del tuo PC fisso senza cambiare configurazione. 😉
Le dimensioni degli SSD da 2,5 pollici sono però più contenute rispetto a quelle degli HDD. Infatti, i Samsung 870 QVO misurano 10 cm in lunghezza, 7 cm in profondità e solo 7 mm di spessore.
All’interno, protetti da una scocca in alluminio spazzolato vi sono il controller, la memoria RAM e le Nand Flash di cui ti parlerò più avanti. 🙂
Le capacità elevate sono la vera novità di questa serie, che si presenta con tagli da:
- 1 TB;
- 2 TB;
- 4 TB;
- 8 TB.
Se le prime tre versioni erano già presenti nei modelli precedenti, quella da 8 GB costituisce una gradita aggiunta.
Queste capacità non solo ti daranno l’opportunità di avere maggiore spazio di archiviazione, ma diventano anche ottime alternative agli Hard Disk da 1 TB in su. 😉
Nella tradizione della serie EVO e di quella QVO, la confezione è molto essenziale. All’interno troverai soltanto il Samsung 870 QVO nella capacità che hai scelto, e un piccolo manuale.
Mancano cavi SATA, viti di fissaggio e adattatori: si tratta di accessori che magari hai già o puoi acquistare facilmente, ma è comunque una mancanza da considerare.
Funzionalità e sicurezza
Nel confronto fra SSD e HDD, uno dei parametri più importanti è quello dell’affidabilità. Gli SSD infatti non hanno parti mobili e per questa ragione sono meno soggetti a rotture. 🙂
L’affidabilità si misura in TBW – o TeraBytes Written – e stabilisce quale sarà la durata media della tua unità prima di riscontrare eventuali problemi.
Per la serie Samsung 870 QVO, il valore è di:
- 360 TB, per la versione da 1 TB;
- 720 TB, per la versione da 2 TB;
- 1440 TB, per la versione da 4 TB;
- 2880 TB, per la versione da 8 TB.
In pratica, anche scrivendo sulla tua unità meno spaziosa 100 GB al giorno, potrai farlo per quasi 10 anni di utilizzo costante. E non è poco. 😉
Tuttavia, per i suoi 870 QVO Samsung fornisce una garanzia di soli tre anni. Ora, non fraintendermi: tre anni non sono pochi e sono sostanzialmente in linea con le alternative sulla stessa fascia.
La differenza maggiore sta nei confronti della serie EVO, per la quale l’azienda sudcoreana arriva a 5 anni di garanzia.
Le feature presenti sono le solite per un SSD Samsung:
- crittografia AES a 256 bit, per una maggiore protezione dei tuoi dati;
- Samsung Magician, un software con cui puoi analizzare lo stato e le prestazioni della tua unità;
- Samsung Data Migration, per clonare il tuo vecchio Hard Disk o SSD.
Fra le varie tecnologie supportate una delle più utili è il comando T.R.I.M., che migliora la comunicazione fra i controller e la CPU del PC.
Si tratta di una funzionalità utile durante le formattazioni, perché permette al sistema di agire soltanto sui settori della memoria effettivamente occupati dai dati. 😉
Specifiche e prestazioni
La serie 870 QVO prende il nome dalla tipologia di memorie che Samsung ha scelto. Diversamente dalla serie EVO, si tratta di Flash Nand QLC, ovvero quad level cell.
Per comprendere appieno cosa ciò voglia dire, immagina che per ogni cella si immagazzina informazione sotto forma di bit. Nel caso degli SSD, le memorie possono essere:
- SLC o single level cell, in grado di immagazzinare 1 bit;
- MLC o multi level cell, con 2 bit di capacità;
- TLC o triple level cell, che hanno una capacità di 3 bit;
- QLC o quad level cell, come avrai capito con una capacità di 4 bit.
Ovviamente, le memorie SLC sono quelle più veloci in assoluto, valore che va riducendosi man mano che aumenta il potere di immagazzinamento.
Allo stesso modo, maggiore questa capacità minore sarà il costo delle unità. Il risparmio del produttore è dato dal fatto che si utilizzano minori quantità di materie prime per GB di archiviazione.
Come avrai intuito, le memorie QLC sono le più lente in assoluto. Certo, sempre più veloci dei dischi rigidi con testina, ma comunque non ai livelli delle memorie SLC.
Allora, com’è possibile che Samsung dichiari velocità vicine alla saturazione dell’interfaccia SATA 3?
Il segreto di questa apparente contraddizione sta nel controller e nella cache DRAM dell’unità. Vediamo come. 🙂
Velocità dei Samsung 870 QVO
Il controller proprietario MKX è stato progettato con l’esclusivo compito di sopperire alla minore velocità delle memorie QLC. Per farlo, si serve di:
- una velocissima memoria DRAM;
- un buffer SLC che si serve della tecnologia TurboWrite.
La scrittura dei dati sul tuo SSD avverrà prima nella parte più veloce della memoria, in modo da poterti assicurare ottime prestazioni. Solo successivamente, avverrà la scrittura nella memoria principale QLC.
Per questa ragione, le velocità di trasferimento possono arrivare a:
- 560 MB/s circa per la scrittura sequenziale;
- 530 MB/s circa per la lettura sequenziale;
- 400 MB/s circa per la scrittura casuale;
- 360 MB/s circa per la lettura casuale.
Ora, i primi due valori riguardano le operazioni sequenziali, ovvero il caso ideale: è lì che si raggiungono le performance migliori.
Ma l’utilizzo quotidiano è principalmente fatto di operazioni di reading/writing casuali: file in scrittura, file in lettura, apertura di pagine web, operazioni più complesse, film e videoscrittura.
In questo caso la serie dei Samsung 870 QVO si comporta abbastanza bene. Grazie all’insieme di controller, DRAM e buffer SLC, le unità raggiungono le 98000 IOPS in lettura e le 88000 IOPS in scrittura.
Si tratta di valori ottimi, che impiegano alcune delle migliori tecnologie di Samsung per rendere appetibili anche memorie non velocissime come le QLC. 😉
Conclusioni
La serie dei Samsung 870 QVO si conferma un ottimo compromesso fra le esigenze di velocità, affidabilità e costi per un PC fisso o un portatile.
Infatti, offrono grandi capacità di archiviazione e una velocità al passo con i migliori SSD di interfaccia SATA. Tutto questo, senza rinunciare alla proverbiale durabilità delle unità Samsung.
La serie mi ha convinto molto, soprattutto perché finalmente offre un’alternativa veloce e capiente agli Hard Disk. 😉
Per confrontare i Samsung 870 QVO con le alternative, nel caso voglia un quadro più ampio, dai un’occhiata alla guida ai migliori SSD! 😉