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Cos’è il mouse?

Se qualcuno dovesse chiederti cosa si intende per mouse in informatica, penseresti che ti stia prendendo in giro. Si tratta di una domanda all’apparenza così ovvia che non ha quasi senso farla.

Eppure questa periferica si è evoluta così tanto, soprattutto negli ultimi anni, che una risposta merita senza dubbio di essere data.

Benché tutti pensiamo di sapere infatti cosa sia un mouse, non tutti i mouse sono uguali né fanno la stessa cosa.

Seguimi in questa guida per capire cos’è un mouse e quali sono le diverse tipologie che potresti trovarti davanti! 😉

Cos'è il mouse?

Cos’è il mouse e come funziona?

In termini stretti, il mouse è una periferica di input, più o meno come una tastiera o una webcam. Da questo punto di vista, gli input devices si distinguono:

  • dagli output devices, come per esempio i monitor per PC;
  • dagli input/output devices, come i modem router che siamo abituati a utilizzare per collegarci a Internet.

Una periferica come il mouse può comunicare con il computer soltanto per impartire istruzioni, e non per riceverle.

Trascinandolo su un tappetino, puoi controllare un cursore all’interno del sistema operativo seguendo un sistema di assi XY. Attraverso i tasti, invece, puoi svolgere una serie di operazioni quali: aprire e chiudere file, modificare impostazioni e tante altre possibilità che un sistema di puntamento può darti.

Per chiunque abbia un computer fisso, e anche per molti possessori di un laptop o di un tablet, il mouse è diventato una periferica imprescindibile. 🙂

Infatti, unisce alle piccole dimensioni un pressoché totale controllo delle funzioni di un sistema operativo. Rispetto al touchscreen, ha semplicemente una tipologia d’uso diverso, con pro e contro. 😉

Fin dalla sua invenzione negli anni 60, il mouse ha subito diverse evoluzioni e specializzazioni, con l’obiettivo di coprire tutte le esigenze degli utenti.

Per questa ragione, è possibile distinguere le varie tipologie di mouse a seconda:

  • del tipo di sensore che impiegano;
  • di come si collegano al computer;
  • dello scopo per il quale sono stati progettati.

Per esempio, il Logitech B100 è uno dei mouse più basilari che puoi trovare oggi sui principali store online e offline. A parte il prezzo estremamente contenuto, ha un sensore ottico, si collega al PC tramite cavo ed è indicato per un utilizzo normale del computer.

Tipologie di sensori

Il sensore è quel sistema che, a partire da movimenti fisici di un dispositivo, consente di inserire dei dati in una posizione spaziale sul sistema operativo. In poche parole capta i movimenti della tua mano permettendo al cursore di muoversi nel desktop del tuo sistema operativo.

Nel nostro caso, sono principalmente tre le tipologie di puntamento, che nel tempo hanno identificato tre tipi ben precisi di mouse.

Vediamo allora quali sono i diversi tipi di mouse. 😉

Mouse meccanico

Se hai già qualche anno sulle spalle, te lo ricorderai sicuramente dal momento che ha avuto una grandissima diffusione negli anni 90.

Nella parte superiore aveva una configurazione che ormai tutti conoscono: due tasti e una rotella con funzione di scroll. Sulla parte inferiore, invece, aveva era una sfera di gomma.

La sfera andava in rotazione a seconda dei movimenti sul tappetino e trasmetteva il movimento a due rotelle interne. Queste convertivano i movimenti in segnale digitale, rendendo possibile il controllo del cursore sul PC.

Pur costituendo buoni dispositivi di controllo del cursore, i mouse meccanici presentano diversi svantaggi, fra cui:

  • un’inferiore sensibilità rispetto ai modelli successivi;
  • un maggiore rischio di sporcizia e polvere all’interno del meccanismo.

Se ne hai mai utilizzato uno, ti ricorderai sicuramente quando dovevi togliere la pallina e pulire l’interno.

Mouse ottico

Rispetto a un mouse meccanico, questa tipologia di mouse traccia il movimento sul tappetino o sulla scrivania grazie a un sensore ottico.

Al suo interno, è installato un LED la cui luce si riflette sulla base e rimbalza su una fotocellula poco distante dal LED.

In pratica, in base all’angolazione con cui arriva il riflesso, il sensore ottico riesce a capire in maniera molto precisa la posizione e i movimenti del mouse.

Di conseguenza, sarà più alta anche la sensibilità del cursore sul PC, permettendoti così di utilizzare il mouse con molta più efficienza.

Questa tecnologia, inizialmente proposta a costi spropositati, è diventata la base della stragrande maggioranza dei mouse che puoi acquistare oggi.

Infatti, la ritrovi sia in prodotti low end come sia in soluzioni high end e professionali. 😉

Mouse laser

Simile a un mouse ottico, il mouse laser utilizza un laser a infrarossi piuttosto che un LED. In questo modo, può offrire maggiori sensibilità e quindi una migliore risoluzione espressa in DPI.

Oltre a questo, puoi utilizzarlo anche sul vetro senza riscontrare problemi o rallentamenti. 😉

Come contraltare, però, è molto sensibile alle superfici e alle piccole imperfezioni.

Tipologie di collegamento

Visti quali sono i diversi tipi di mouse a seconda del sensore che utilizzano, possiamo passare adesso ai modi coi quali puoi collegarlo al PC.

In breve, come per tante altre periferiche questo collegamento avviene grazie a un cavo o con una connessione senza fili.

Detta così, sembrerebbe non esserci confronto fra le due modalità, eppure ciascuna ha i suoi lati positivi e negativi.

Mouse con filo USB e PS/2

Infatti, i mouse dotati di cavo sono senza dubbio:

  • le soluzioni più economiche;
  • la tipologia meno comoda.

Il cavo ha una lunghezza spesso appena sufficiente e può bloccarsi dietro al monitor o ad altre periferiche.

Eppure, consente un input lag ridotto praticamente a zero, aspetto fondamentale per i videogamer ed evidente in modelli come il Logitech G502 Hero.

Inoltre, i mouse cablati non hanno bisogno di alimentazione né di una batteria, e si collegano facilmente al PC.

Alcune vecchie versioni hanno ancora uno spinotto per il collegamento di tipo PS/2, mentre oggi usano tutti l’interfaccia USB.

Mouse wireless

I mouse senza fili offrono il migliore comfort proprio perché non hanno fili di collegamento con il PC.

Tuttavia, compensano con un input lag relativamente superiore rispetto alle varianti con cavo. Puoi stare tranquillo: è qualcosa di cui ti accorgeresti soltanto nel gaming più competitivo. Nelle operazioni quotidiane non te ne accorgerai neanche.

Ricordati però di cambiare la batteria o ricaricarlo prima che si scarichi del tutto! 😉

Di solito, quando si parla di mouse wireless non viene specificato quale tipo di segnale viene utilizzato. Di norma, possono essere semplici mouse wireless o mouse Bluetooth.

I primi usano un segnale radio a 2,4 GHz e si collegano al computer grazie a un piccolo dongle che funge da ricevitore. Un esempio è il Logitech G903 Lightspeed.

I secondi invece utilizzano una banda dedicata e una connessione privata grazie alla tecnologia Bluetooth. Hanno il vantaggio di non richiedere un ricevitore indipendente, ma possono utilizzare il chip BT del tuo computer o del laptop.

Per una guida dettagliata alle procedure di collegamento, leggi l’articolo su come collegare il mouse wireless al computer. 😉

Tipologie di mouse

Come ti dicevo all’inizio, la grande diffusione dei mouse per PC è andata di pari passo con una crescente specializzazione delle loro funzioni.

In questo modo, i produttori sono andati incontro alle esigenze degli utenti che chiedevano funzioni più specifiche e dedicate.

Grossomodo, da questo punto di vista esistono tre tipologie di mouse, che ovviamente possono essere ottici o laser, con cavo o senza fili.

Eccole qui:

  • mouse tradizionali;
  • mouse da ufficio, o mouse verticali;
  • gaming mouse.

Vediamoli nello specifico! 😉

Mouse classico

È la tipologia più diffusa e anche quella più economica, e va bene praticamente per la maggior parte delle situazioni.

Vengono utilizzati per lo svago, il lavoro, anche per il gaming finché svolto in maniera semplice e casual.

Fedeli alle linee base del dispositivo, presentano una forma che si adatta abbastanza bene alla mano. Oltre ai due tasti principali, la rotella centrale funge da terzo tasto e viene utilizzata per lo scroll delle pagine. 😉

Tuttavia, se hai esigenze particolari, un classico mouse potrebbe non bastarti.

Mouse verticale

Nella meccanica, sono sostanzialmente identici ai mouse classici ma adottano un form factor più ergonomico.

Questa caratteristica permette di aumentare il comfort negli usi prolungati e prevenire anche disturbi comuni come le tendiniti.

Per questa ragione, vengono spesso indicati come mouse da ufficio e non costano tantissimo.

Come per i mouse classici, anche i mouse ergonomici possono integrare dei pulsanti in più liberamente programmabili. In questo modo, puoi utilizzarli anche per altri compiti, come accedere al browser web o spostarti fra le schede aperte. 🙂

Mouse da gaming

Questa è forse la tipologia di mouse che, nel tempo, si è specializzata maggiormente.

Infatti, è pensata per offrire ai videogamer il massimo della personalizzazione e una superiore sensibilità del sensore, in termini di DPI.

Le possibilità di scelta, da questo punto di vista, sono pressoché infinite e potrai farlo attraverso parametri come:

  • l’ergonomia del design e quindi il tipo di presa;
  • il tipo di sensore;
  • il numero di tasti, che varia a seconda dei genere, come FPS o MMO;
  • la modalità di connessione.

In più, oltre a modelli low end potrai anche scegliere degli autentici top di gamma, come il Razer Deathadder Elite.

Tuttavia, devi sapere che non esiste il gaming mouse perfetto ma soltanto quello che si adatta perfettamente alle tue necessità. 😉

Se vuoi imparare come scegliere un mouse da gaming sicuramente farà la differenza nel momento in cui dovrai acquistare il miglior mouse da gaming.

Conclusioni

Come hai visto nel corso dell’articolo, anche una domanda apparentemente banale come “cos’è il mouse?” può avere una risposta molto articolata e, spero, anche soddisfacente.

D’altronde, l’evoluzione di questa periferica testimonia una sempre crescente specializzazione e innovazione tecnologica.

Oggi, il mouse rimane una delle componenti fondamentali in un PC desktop così anche come in altri dispositivi quali laptop e tablet.

Nella sua semplicità, ha contribuito alla storia dell’informatica e al nostro rapporto con il mondo dei computer. 😉

Se vuoi una mano per capirne di più in questo ampio settore, ed essere sicuro di scegliere il modello giusto, leggi l’articolo sui migliori mouse per PC! 😉

Per qualsiasi dubbio, invece, scrivimi pure nei commenti!

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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Creativo, appassionato e divoratore di qualsiasi novità; così descrivo al meglio la mia persona.
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