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Come scegliere le cuffie Bluetooth – Guida completa

Scegliere un paio di cuffie Bluetooth sembra essere un’operazione abbastanza semplice. D’altronde, si tratta soltanto di cuffie: basta che siano comode, riproducano bene la musica e – soprattutto – che non abbiamo cavi. 🙂

Tuttavia, basta farsi un giro negli store online per vedere un panorama estremamente saturo di modelli che sembrano tutti uguali fra loro.

Per questa ragione, nella guida che stai per leggere ti parlerò in modo approfondito di come scegliere le cuffie Bluetooth.

Vedremo a quali caratteristiche fare attenzione e come leggere bene i parametri dei vari modelli che avrai davanti. 🙂

In questo modo, potrai fare una scelta più consapevole e basata sulle tue reali necessità, senza confonderti troppo di fronte alle cuffie tutte uguali che puoi trovare.

Sei pronto? Iniziamo subito!

Come scegliere le cuffie Bluetooth - Guida completa

Scegliere le cuffie Bluetooth: come si fa?

Dei vari aspetti da comprendere quando scegli le cuffie Bluetooth, non hanno tutti la stessa importanza, come vedrai fra poco.

Allo stesso tempo, però, è importante capire che non esiste il modello perfetto in assoluto. Anzi, vale proprio il contrario.

Magari hai un budget risicato e sei disposto a scendere a compromessi, oppure vuoi qualcosa che suoni bene a discapito del comfort, e così via.

Nello specifico, ti mostrerò come si scelgono le cuffie Bluetooth in riferimento a:

  • form factor delle cuffie;
  • specifiche tecniche delle cuffie;
  • funzionalità e tecnologie, come l’ANC;
  • versione del Bluetooth;
  • autonomia della batteria;
  • qualità del microfono, soprattutto in chiamata;
  • presenza di una app per equalizzare il suono o gestire le feature.

Vediamo di cosa si tratta! 😉

Form factor e materiali

Partiamo proprio dall’estetica o, meglio, dal design delle cuffie Bluetooth. Da questo punto di vista, esistono sostanzialmente due tipologie:

Come puoi immaginare dal nome stesso, i modelli on-ear hanno dei padiglioni che poggiano direttamente sull’orecchio senza coprirlo del tutto. Sono di norma più leggere e anche meno invasive delle alternative.

Allo stesso tempo, però, offrono un isolamento passivo meno efficace nel contrasto ai rumori ambientali.

Al contrario, le cuffie over-ear si riconoscono per i padiglioni grandi il cui obiettivo è coprire completamente l’orecchio. Sono spesso più comode, anche se più pesanti, e isolano meglio dall’esterno.

Purtroppo, tendono a generare maggior calore sulle orecchie soprattutto nei mesi estivi, quindi è importante che non pesino troppo. 😉

Molto spesso, a decidere dell’effettivo comfort di un set di cuffie sono i materiali:

  • il metallo è più solido ma tende a pesare un po’ di più;
  • la plastica, se di buona qualità, offre leggerezza e un minimo di resistenza;
  • la pelle sintetica è spesso comoda, soprattutto se ricopre padiglioni in memory foam, ma aumenta il caldo;
  • il tessuto è leggero e traspirante, nella maggior parte dei casi.

Un consiglio: assicurati che i padiglioni delle cuffie on-ear e over-ear possano ruotare intorno all’asse verticale.

Infatti le nostre orecchie puntano leggermente verso avanti: delle cuffie che possano seguire questa direzione saranno più comode. 😉

Una terza tipologia di cuffie Bluetooth, in relazione al form factor, è quella delle cuffie in-ear. Possono essere:

  • pensate appositamente per lo sport, e quindi i due auricolari sono collegati da un cavo, come le SoundPEATS Q30;
  • cuffie true wireless, ovvero senza alcun collegamento cablato.

Sono comode e perfette per le sessioni prolungate, ma perdono un po’ di qualità sonora e di isolamento passivo, a meno di ricorrere a tecnologie ANC. 😉

Specifiche tecniche

L’obiettivo principale delle cuffie Bluetooth è riprodurre la musica da un dispositivo sorgente, che può essere lo smartphone, il laptop, un PC fisso e così via.

Assumono quindi particolare importanza le componenti hardware utilizzate nella costruzione di ciascun specifico modello. Da questo punto di vista, dovrai fare attenzione ai driver contenuti nei due padiglioni.

Si tratta della componente che effettivamente trasforma i segnali elettrici della sorgente in onde sonore. In generale, i materiali di cui sono composti e la grandezza sono due i parametri principali da considerare.

Nello specifico, possono essere:

  • dinamici, utilizzati nella stragrande maggioranza delle cuffie;
  • ad armatura bilanciata, preferiti per gli auricolari;
  • magnetici planari, usati per lo più per le cuffie da studio;
  • elettrostatici, dedicati ai modelli high end in assoluto.

Oltre ai driver, è necessario anche considerare le specifiche di riproduzione del suono relative a ogni modello, ovvero:

  • risposta in frequenza, cioè la gamma di frequenze riprodotte dalle cuffie che poi risultano in un grafico con l’effettiva potenza di bassi, medi e alti;
  • sensibilità, espressa in dB, che misura la potenza effettiva del suono in uscita senza che abbia distorsioni o degrado;
  • impedenza, che descrive la pulizia del suono in uscita dalle cuffie.

In particolare, maggiore è l’impedenza e migliore sarà il suono, mentre minore è l’impedenza e peggiore sarà il suono. Ma non è tutto qui.

Infatti, se le tue cuffie hanno un’impedenza media o alta, come le Hercules HDP DJ45 da Dj per esempio, avranno bisogno di un amplificatore per cuffie.

Al contrario, un’impedenza bassa si utilizza quando devi usare le cuffie con smartphone e altri dispositivi del genere. 😉

A oggi, delle buone cuffie Bluetooth hanno valori di impedenza intorno ai 30 Ohm.

Cancellazione dei rumori ambientali

Come abbiamo visto poco più su, a seconda del form factor le cuffie Bluetooth possono offrire un discreto isolamento passivo dai rumori esterni.

Oltre a questo, però, nella scelta del modello giusto per te potresti voler considerare un isolamento supplementare, solitamente sotto forma di tecnologia ANC.

Acronimo per Active Noise Cancellation, la tecnologia ANC si serve di microfoni aggiuntivi per filtrare i rumori esterni e opporre delle frequenze sonore contrarie.

A oggi, quasi tutte le cuffie Bluetooth dicono di avere la cancellazione attiva dei rumori ambientali, ma non in tutti i casi funziona benissimo.

Qui possono esserti d’aiuto le varie recensioni per capire qual è il migliore. 😉

Versione del Bluetooth

Altra caratteristica utile, ma non primaria, è la versione del Bluetooth usata dai produttori per permettere il collegamento delle cuffie a un dispositivo sorgente.

Non è più un fattore primario, perché da qualche anno trovi soltanto chip Bluetooth 4.2 o superiori. Certo, il mio consiglio è di scegliere il Bluetooth 5.0 o addirittura una versione più recente, perché offre:

  • latenza ancora più ridotta, utile quando vedi contenuti video;
  • minore consumo;
  • maggiore fedeltà del suono.

Un esempio sono le Soundcore Life Q35 di Anker o anche gli auricolari true wireless Encore AirTouch, entrambi con Bluetooth 5.0. 😉

Tuttavia, se dovessero capitarti versioni come la 4.2 o la 4.1 (più rara), non c’è nulla di cui preoccuparti. Per collegare le cuffie Bluetooth al telefono vanno bene anche queste!

Se invece vuoi capire meglio come funziona il Bluetooth, qui trovi una guida dedicata! 😉

Durata della batteria

La questione dell’autonomia è una delle più importanti nelle cuffie Bluetooth. Sono infatti dispositivi wireless, alimentati non da un cavo come le normali cuffie audio ma dalla batteria interna.

Sul mercato puoi trovare modelli con autonomia:

In generale, ti consiglio di valutare una durata della batteria che possa offrirti almeno una ventina di ore a volume medio. Unica eccezione, se trovi cuffie Bluetooth il cui unico difetto è proprio l’autonomia.

Non solo dovrai ricaricarle con minore frequenza, ma sottoporrai anche a minore stress la batteria preservandola nel lungo periodo. 😉

Purtroppo un accorgimento di questo tipo non può valere per gli auricolari Bluetooth true wireless. Ogni volta che li sistemi nella loro custodia avvieranno in automatico la ricarica, ma si tratta di un aspetto ormai accettato per questi dispositivi.

Qualità del microfono

Con le cuffie Bluetooth – che siano on-ear, over-ear o true wireless – si può anche parlare al telefono. D’altronde, sono collegate allo smartphone e per questo permettono anche di rispondere alle chiamate.

Tuttavia, spesso il microfono integrato non fa un buon lavoro, anzi. Nella maggior parte dei casi la qualità è pessima, soprattutto quando ti muovi in ambienti esterni e affollati.

Qui la qualità complessiva conta molto, e purtroppo anche il costo che queste cuffie hanno sul mercato. In alcuni modelli, peraltro, vengono anche impiegate alcune tecnologie di cancellazione passiva dei rumori il cui obiettivo è rendere più chiaro l’audio in chiamata.

App di gestione delle cuffie

Quest’ultima è più un’esigenza contemporanea, tanto che non tutte le cuffie Bluetooth la usano. Eppure, una app per smartphone con cui gestire tutte le funzionalità delle tue cuffie è un’aggiunta gradita e utile. 🙂

Immagina di poter gestire profili audio, equalizzazioni personalizzate, livello della batteria, cancellazione ANC e altre feature.

Ecco, un’app dedicata serve proprio a questo.

Di solito, è presente nei modelli di fascia alta. Negli ultimi tempi però se ne sono viste diverse anche nella fascia media. Per farti un esempio, le Anker Soundcore Life A2 NC ne hanno una fatta abbastanza bene.

Prezzi estratti dall'API per la pubblicità dei prodotti Amazon su:

Conclusioni

Come hai visto, i parametri che ci fanno capire come scegliere le cuffie Bluetooth sono diversi. Alcuni sono più importanti – come il form factor o le specifiche tecniche – mentre altri possiamo definirli secondari.

Tuttavia, conoscerli può aiutarti a fare una scelta consapevole e a trovare il modello che fa per te, quello con cui puoi affrontare le tue giornate. 🙂

Alla fine, è proprio questo il punto principale della scelta di un dispositivo elettronico: trovare quello che risponde meglio alle tue esigenze.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio un’occhiata alla guida sulle migliori cuffie Bluetooth. Per ogni dubbio scrivimi invece nei commenti: troveremo insieme la soluzione! 😉

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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