Cos’è la risposta in frequenza?

La risposta in frequenza è, in breve, un parametro che indica in che modo un dispositivo audio modifica l’ampiezza delle frequenze inviate da una sorgente.

Quando avvii una canzone sul tuo smartphone per sentirla sulle tue cuffie Bluetooth, la fedeltà della riproduzione dipende anche dalla risposta in frequenza. Ovvero, dallo spettro delle frequenze e dalla loro ampiezza in uscita.

Tuttavia, non è tutto qui. Molto spesso, infatti, il valore può influenzare direttamente la scelta di un particolare modello di cuffie o di casse a discapito di altri.

E benché nel settore informatico e tecnologico non ci sia bisogno di una fedeltà audio eccezionale, come invece accade nella musica, la risposta in frequenza può aiutarti a decidere per il meglio. 🙂

Vediamo allora cosa indica questo concetto e perché è così importante da tenere in considerazione. 😉

Cominciamo subito!

Cos'è la risposta in frequenza?

Risposta in frequenza: cosa indica?

Continuiamo l’esempio della canzone avviata sullo smartphone e in arrivo su un paio di cuffie o di casse. Quando queste ultime ricevono il segnale audio, in realtà ricevono diversi tipi di frequenze:

  • ci sono quelle basse, che vanno da 20 Hz a 200 Hz;
  • poi ci sono quelle medie, dai 200 Hz ai 5000 Hz;
  • infine, le frequenze alte con un range di 5000-20000 Hz.

Tieni presente che l’uomo percepisce le frequenze nell’intervallo 20 Hz-20 KHz. I valori inferiori e quelli superiori non vengono percepiti.

Le cuffie che dovranno riprodurre il brano tenderanno a modificare il suono in arrivo, con una perdita o un guadagno di decibel che influirà sulla qualità reale dell’audio in uscita.

Da questo punto di vista, i dispositivi migliori sono senza dubbio quelli che riproducono il suono:

  • senza distorsioni;
  • senza perdite apprezzabili di dB;
  • con un ampio range di frequenze riproducibili.

La definizione del suono dipende quindi anche dalla risposta in frequenza, che somma i tre parametri che ti ho appena elencato. 🙂

A cosa serve la risposta in frequenza?

Come accennavo nel paragrafo precedente, grazie alla risposta in frequenza puoi farti già un’idea di massima della fedeltà di riproduzione audio da parte del dispositivo.

Infatti, questo valore compare sempre nelle schede tecniche di cuffie cablate o wireless, sistemi audio, smart speaker e così via.

Un modello come le Thomson WHP3001BK, con un risposta da 20 Hz a 20 KHz, può riprodurre in modo decente il range percepito dall’uomo.

Tuttavia, altri dispositivi hanno dei range molto più vasti. Prendi per esempio le Sony MDR-1AM2, con un intervallo di frequenze che va da 3 Hz a 100KHz.

Anche se non saremo comunque in grado di percepire le frequenze più basse e quelle più alte dello spettro, si tratta comunque di un’indicazione molto utile.

Implicitamente, infatti, possiamo supporre che non ci saranno grandi perdite in ampiezza (i decibel) e quindi il suono in uscita avrà una maggiore fedeltà al file originale inviato.

Conclusioni

La risposta in frequenza è, come hai potuto vedere, un parametro abbastanza importante nella scelta di un sistema audio.

Che siano le tue nuove cuffie Bluetooth o le casse 2.0 per il tuo computer, conoscere il modo in cui verranno riprodotte le frequenze basse, medie e alte può senza dubbio indirizzarti verso il modello giusto.

Per capire meglio quale scegliere, dai un’occhiata ad alcune delle guide dedicate:

E se dovessi avere qualche dubbio, scrivimi pure nei commenti! 😉

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Matteo Zigliani
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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