Se stai cercando una smartband che ti aiuti a tracciare la tua attività fisica, non hai bisogno di spendere tanto per avere delle buone prestazioni.
Certo, modelli come la Fitbit Charge 6 offrono un’esperienza completa e di alto livello, ma anche nella fascia media ed economica ci sono modelli interessanti.
Uno di questi è senza dubbio la Samsung Galaxy Fit3, smart band prodotta dal brand sudcoreano con schermo AMOLED, oltre 100 modalità e diverse funzionalità avanzate.
Ma davvero vale la pena acquistarla? Scopriamolo insieme nella recensione completa! 😉

Pro:
- Ottimo rapporto qualità/prezzo
- Schermo grande e luminoso
- Oltre 100 modalità sportive
- Autonomia oltre i 10 giorni…
Contro:
- … ma appena sotto con AOD attivo
- Manca il GPS
- App Samsung solo con Android
Se c’è un brand che non ha bisogno di presentazioni, quello è proprio Samsung, colosso in diversi ambiti e settori tecnologici.
Oltre a smartphone e smart TV, l’azienda sudcoreana è anche molto famosa per altre tipologie di dispositivi, come:
La Samsung Galaxy Fit3 rientra proprio in quest’ultimo gruppo, ma si ritrova in una fascia di prezzo abbastanza affollata.
Nel corso della recensione, vedremo più da vicino quali sono i suoi pro e contro, così da capire se effettuare l’acquisto e a quali condizioni.
Iniziamo subito!
Contenuti dell'articolo
Design e comfort
Già dall’estetica, la Samsung Galaxy Fit3 appare come una smartband elegante, con finiture premium che vanno ben oltre la sua fascia di prezzo.
Il suo design ricorda meno alcuni modelli storici del settore, come la Xiaomi Smart Band 9, e più alcune vie di mezzo tra smartwatch e fitness tracker.
Le misure del corpo principale sono infatti 42,9 x 28,8 x 9,9 millimetri, per un peso che sfiora i 19 grammi e risulta abbastanza leggero.
Certo, è un po’ di più rispetto ai 16 grammi del modello Xiaomi appena menzionato, ma nulla di realmente differente nell’uso quotidiano. Soprattutto se consideri le dimensioni leggermente superiori.
La parte superiore del dispositivo è occupata dal grande schermo AMOLED da 1,6 pollici, che su tre lati ha cornici molto sottili. Sul lato inferiore trovi invece:
- i contatti metallici per la ricarica della batteria;
- il sensore per le misurazioni cardiache e il tracciamento dell’attività sportiva.
Ai lati c’è un piccolo tasto che permette di tornare alla schermata home e di attivare o disattivare lo schermo.
A completare il quadro sono la certificazione IP68, che al contrario della classica resistenza a 5 atm, indica che questo dispositivo è impermeabile a determinate condizioni.
Ti sconsiglio comunque di utilizzarlo al mare o sotto la doccia, perché l’acqua salata e le temperature elevate potrebbero inficiare la resistenza all’acqua.
E, di conseguenza, anche la garanzia.
In conclusione, se non sai ancora cosa scegliere fra smartwatch e smartband, una soluzione di compromesso come la Samsung Galaxy Fit3 diventa interessante. 😉
Ma lo sarà anche per ciò che riguarda le prestazioni?
Contenuto della confezione
Se il design e la qualità costruttiva della Samsung Galaxy Fit3 sono di alto livello, non devi dimenticare che stiamo parlando di una smartband di fascia medio-bassa.
Ciò vuol dire che sono necessari alcuni compromessi in diverse aree, fra cui la confezione di vendita del dispositivo. Al suo interno troverai infatti:
- Samsung Galaxy Fit3, fitness tracker;
- cavo di ricarica magnetico USB Tipo C;
- cinturino in silicone;
- guida rapida e garanzia.
A proposito del cinturino, devi sapere che sarà possibile sganciarlo in modo semplice e veloce grazie ad un piccolo pulsante.
In questo modo, potrai anche sceglierne un altro e cambiarlo senza problemi: qui trovi alcune alternative interessanti. 😉
Specifiche e prestazioni
Andiamo adesso alla parte più importante della recensione: cosa offre questo Samsung Galaxy Fit3, e come si comporta nel tracciamento sportivo?
Iniziamo dall’analisi del display, ossia della principale interfaccia fra l’utente e le funzionalità della smartband. 😉
Da questo punto di vista, il modello ha uno schermo AMOLED con diagonale da 1,6 pollici, ossia circa 40 millimetri.
Si tratta di una dimensione superiore a quella dei classici fitness tracker, e che permette di conseguenza una leggibilità migliore.
La risoluzione è di 256 x 402 pixel, con una densità di 298 PPI, che assicurano:
- definizione elevata;
- chiarezza delle immagini a schermo;
- nitidezza dei quadranti e delle animazioni.
Buono il touch, reattivo e veloce, così come anche la luminosità massima, in grado di consentire una buona leggibilità al sole.
In aggiunta, c’è anche un sensore ambientale per la regolazione automatica della luminosità, un’aggiunta molto gradita. 😉
Le altre specifiche sono tutto sommato in linea con la fascia di prezzo della Samsung Galaxy Fit3, per cui avrai a disposizione:
- 16 MB di RAM, sufficienti per gestire le applicazioni del dispositivo;
- 256 MB di memoria interna, adatta a memorizzare impostazioni e quadranti;
- sistema operativo FreeRTOS, semplice e veloce, nonché abbastanza comune in questi dispositivi.
In generale, l’esperienza restituita dalla smartband di Samsung è basilare ma funzionale allo scopo.
L’integrazione con lo smartphone è buona, e lo vedremo nel prossimo paragrafo, ma l’assenza del GPS rende necessario il collegamento con il telefono.
La presenza di un sistema di posizionamento satellitare avrebbe reso questo fitness tracker un best buy. Un po’ come avviene nella Xiaomi Smart Band 9 Pro, pure al netto di un prezzo leggermente superiore.
Funzionalità e autonomia
Il collegamento con lo smartphone avviene tramite Bluetooth 5.3, uno degli standard più recenti, ma la Samsung Galaxy Fit3 ha bisogno dell’app Samsung Galaxy Wearable per funzionare.
Ciò non è un problema per i telefoni con Android, l’app è presente nel Play Store, ma lo è per gli iPhone, vista l’assenza dell’app nell’App Store.
Detto ciò, la smart band riesce a tracciare più di 100 tipologie di allenamento diverse, con riconoscimento automatico per le più impiegate.
In aggiunta, è presente anche il monitoraggio del battito cardiaco, ossigeno nel sangue, stress e qualità del sonno. L’integrazione con lo smartphone va anche bene per:
- controllo della fotocamera e della musica;
- l’invio di messaggi rapidi;
- la ricezione delle notifiche.
La Samsung Galaxy Fit3 è anche in grado di rilevare le cadute, inviando un SOS in modo automatico, funzione senza dubbio utile e interessante. 😉
Per quanto riguarda l’autonomia, invece, il dispositivo è provvisto di una batteria da 208 mAh, che offre quasi due settimane di utilizzo medio.
Attivando l’always on display la durata potrebbe ridursi di qualche giorno, ma si tratta di una normale conseguenza del maggiore uso dello schermo.
Conclusioni
La Samsung Galaxy Fit3 si è rivelata un’ottima smart band di fascia medio-bassa, particolarmente adatta a chi vuole qualcosa di più rispetto ai dispositivi entry level.
Qualità costruttiva, reattività del sistema operativo, buon tracciamento sportivo e sensore ambientale sono i suoi vantaggi.
Ad essi fanno da contraltare il GPS mancante e l’assenza di un’app Samsung per iOS, che avrebbero reso questo modello un vero best buy.
A questo proposito, ti segnalo la guida sulle migliori smartband: qui potrai trovare il dispositivo che fa per te! 😉