Quando assembli un PC, che sia da lavoro o da gaming, sai già che puoi aumentare la sua velocità installando al suo interno un SSD.
D’altronde, il salto di prestazioni rispetto ai normali dischi rigidi è assicurato.
Eppure, se hai bisogno di tanto spazio di archiviazione per il tuo computer, ancora oggi gli Hard Disk sono molto diffusi. E per ottime ragioni.
Imbattibili nel rapporto fra capacità e costo, i dischi rigidi hanno però anche altri vantaggi di cui tenere conto.
Proprio per questo, nella guida che stai per leggere ti mostrerò più in dettaglio come scegliere un hard disk interno.
Vedremo nello specifico quali sono le principali caratteristiche di queste componenti informatiche e come trovare il modello giusto per le tue esigenze. 😉
Iniziamo subito!

Contenuti dell'articolo
Ha ancora senso oggi un Hard Disk interno?
Un SSD di nuova generazione è in grado di raggiungere velocità di trasferimento superiori ai 7000 MB/s, ragione per cui risulta perfetto anche per le configurazioni da gaming.
È allora normale chiedersi: ha ancora senso oggi acquistare un Hard Disk?
La risposta è sì. 😉
È vero, oggi un disco rigido non può più essere la memoria principale di un PC, proprio per le sue prestazioni.
Eppure, oggi un Hard Disk è perfetto per archiviare grandi quantità di dati con un costo al gigabyte molto più basso rispetto agli SSD.
Parlo di dati personali, come foto e documenti, ma anche di backup per videogame e film, serie TV e musica.
In questi casi, la velocità di lettura e scrittura non è così fondamentale come per il sistema operativo e i programmi principali.
Di conseguenza, un setup moderno avrà sempre:
- scheda madre e CPU, RAM e scheda video come cuore del sistema;
- una memoria principale, ossia un SSD PCIe NVMe da almeno 500 GB;
- una memoria secondaria, ossia un Hard Disk esterno da almeno 1 TB o 2 TB.
Quindi oggi ha ancora senso acquistare un disco rigido per il PC: rimane tuttavia da capire come trovare quello giusto.
Insomma: come scegliere un Hard Disk interno?
Come scegliere un Hard Disk interno
Capire come scegliere un Hard Disk da inserire all’interno del computer non è difficile, ma richiede un po’ di attenzione.
In particolare, dovrai considerare caratteristiche come:
- capacità di archiviazione;
- form factor;
- collegamento alla scheda madre;
- velocità di rotazione del disco;
- cache e controller;
- sicurezza e affidabilità.
Vediamole in dettaglio! 😉
Capacità di archiviazione
Iniziamo dal punto forte di un Hard Disk interno, ossia la grande capacità di memoria che mette a tua disposizione.
Esistono HDD capaci di offrire diversi TeraByte di memoria, una quantità di spazio che puoi utilizzare per archiviare i tuoi dati.
Ovviamente, il taglio di un Hard Disk dipende dall’uso che ne farai:
- 1 TB va bene se ti serve una memoria aggiuntiva per il tuo PC;
- 2 TB e 4 TB vanno bene per effettuare il backup completo dei dati o per archiviare file multimediali;
- 8 TB e tagli superiori sono più indicati per un uso professionale, per esempio all’interno di un NAS o di un NVR.
A questo proposito, qui trovi la guida ai migliori NAS e ai migliori NVR, così da capire cosa offre il mercato in questo momento.
Ad ogni modo, il segreto è capire di quanta memoria hai bisogno e qual è il tuo budget: di solito, più aumentano i TB, più diminuisce il prezzo al GB. 😉
Form factor
Oltre alla capacità, nella scelta di un Hard Disk interno conta molto anche il form factor, ossia le dimensioni vere e proprie.
Dimensioni esterne, certo, ma anche dimensioni del disco interno che ruota e che permette sia la lettura sia la scrittura dei dati.
A questo proposito, se vuoi capire cosa permette a questi dispositivi di archiviare i tuoi dati ti rimando ad una guida completa su come funziona un Hard Disk.
È un buon punto da cui iniziare. 😉
Tornando al form factor di un Hard Disk, oggi esistono:
- unità da 2,5 pollici, più compatte ed esteriormente simili agli SSD da 2,5 pollici, perfetti per occupare meno spazio nel case e per l’uso in computer portatili;
- unità da 3,5 pollici, più ingombranti ma ideali per l’uso in NVR e NAS, nonché per le configurazioni in RAID.
Oltre alle dimensioni, a differenziare le due tipologie ci sono anche la velocità di rotazione e la cache, di norma inferiori negli HDD da 2,5 pollici.
Oggi in realtà l’unica vera discriminante riguarda la capacità e il rapporto fra costi e benefici: da questo punto di vista, è meglio scegliere HDD da 3,5 pollici.
Spazio del case permettendo. 😉
Collegamento alla scheda madre
Praticamente tutti gli Hard Disk moderni si collegano alla scheda madre tramite l’interfaccia SATA III, che ha un limite teorico per i trasferimenti di 6 Gbps.
Si tratta di un valore ben al di là delle prestazioni reali di un disco rigido, e soltanto gli SSD SATA riescono ad avvicinarvisi.
Usare un Hard Disk vuol dire arrivare a velocità di trasferimento superiori a 100 MB/s, o poco di più. Nulla che possa saturare il limite dell’interfaccia.
Rispetto alle vecchie interfacce IDE e MOLEX, impiegate rispettivamente per i dati e per l’alimentazione, oggi in entrambi i casi c’è lo standard SATA.
Detto in altri termini, sono cavi SATA quelli che collegano l’Hard Disk alla scheda madre e alla PSU del tuo computer.
A questo proposito, ti segnalo la guida sulle migliori schede madri e sui migliori alimentatori.
Ricordati di controllare che la scheda madre abbia sufficienti porte SATA e che la PSU offra sufficienti connettori SATA.
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Velocità di rotazione del disco
La velocità di rotazione è il parametro più importante che permette di misurare le prestazioni degli Hard Disk.
Si tratta infatti di un valore che indica la velocità effettiva di rotazione del disco e si misura in RPM, ossia Revolutions per Minute.
Nel mercato consumer, le velocità più diffuse sono due.
- 5400 RPM
Questa è la velocità più diffusa negli Hard Disk da 2,5 pollici e, di conseguenza, nelle unità all’interno dei computer portatili.
Assicura prestazioni discrete ma, allo stesso tempo, riduce tanto il rumore quanto la produzione di calore. Inoltre, è quella con il minore consumo energetico. 😉
- 7200 RPM
Questa è la velocità più diffusa negli Hard Disk da 3,5 pollici, al netto delle unità specifiche per i NAS, ed è perfetta per l’uso in PC desktop.
Gli Hard Disk scaldano un po’ di più rispetto agli altri e la rotazione del disco produce un rumore più udibile, ma nulla di eccessivo. 😉
Cache e controller
Oltre alla velocità di rotazione del disco, sapere come scegliere un Hard Disk interno vuol dire valutare anche due componenti hardware essenziali per il suo funzionamento.
La prima è la cache, ossia una memoria piccola e veloce che archivia temporaneamente i dati letti o scritti di recente.
In modo simile alla cache di un processore e alla cache di un SSD, la cache di un Hard Disk permette di migliorare l’accesso ai dati. E di conseguenza le prestazioni. 🙂
Gli Hard Disk consumer hanno cache da 32 o 64 MB, mentre per i migliori Hard Disk parliamo di cache con 128 o 256 MB.
Ovviamente, a parità di prezzo ti consiglio di preferire questi ultimi. 😉
Altrettanto importante è anche il controller di un Hard Disk, ossia un microprocessore che gestisce le operazioni di lettura e scrittura dei dati.
Il controller funge, insomma, da interprete fra le istruzioni che provengono dal computer e la parte meccanica del disco.
Senza, un Hard Disk non può funzionare.
Sicurezza e affidabilità
Gli Hard Disk sono in genere meno affidabili rispetto agli SSD, per una ragione molto semplice: gli ultimi non hanno parti meccaniche, i primi sì.
Ciò vuol dire che, in caso di urti, le unità disco tendono a rompersi di più rispetto alle unità a stato solido.
Detto questo, che costituisce una differenza fondamentale fra le due memorie, è possibile farsi un’idea dell’affidabilità di un Hard Disk prendendo in considerazione alcuni parametri.
Ecco i principali:
- MTBF o Mean Time Between Failures
Si tratta di una metrica che indica il tempo medio previsto prima di un guasto: si misura in ore e varia molto a seconda delle unità.
Per Hard Disk consumer è di circa 300 mila ore, ossia 34 anni, mentre per gli Hard Disk enterprise arriva anche a oltre un milione di ore.
Questi valori danno una stima del funzionamento di un disco rigido in determinate condizioni. È preferibile un valore più alto, ma da prendere comunque con le pinze.
- Carico di lavoro annuale
Questa metrica si riferisce alla quantità di dati, espressa in TeraByte, che un Hard Disk può scrivere in un anno, e che di solito è di circa 55 TB.
Per farti un esempio, si tratta di un’informazione simile a quella che riguarda gli SSD e i TBW, o TeraBytes Written.
Anche in questo caso, poi il valore di 55 TB annuali viene superato dalle unità per NAS e aziende, che possono anche arrivare a oltre 500 TB all’anno. 😉
- UBER o Unrecoverable Bit Error Rate
UBER misura l’integrità dei dati andando ad analizzare la frequenza statistica di errori di lettura che non possono essere corretti.
In un Hard Disk consumer il valore deve essere al massimo di un errore di lettura in un settore su 10 elevato a 14, ossia su 12,5 TB circa.
Negli Hard Disk enterprise, il valore UBER deve essere al massimo di un errore di lettura in un settore su 10 elevato a 15, ossia su 125 TB. 😉
- Caratteristiche aggiuntive
Infine, l’affidabilità di un Hard Disk si misura anche con altre caratteristiche aggiuntive, che descrivono lo stato dei suoi sistemi interni.
Le più utili sono il sensore di vibrazione rotazionale, che compensa le vibrazioni negli alloggiamenti multidisco, e la tecnologia SMART.
Quest’ultima sta per Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology e indica un sistema di monitoraggio, analisi e report.
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Conclusioni
Come ti dicevo nell’introduzione, capire come scegliere un Hard Disk non è difficile, ma spesso è necessario per trovare il modello giusto.
A questo proposito, se hai un NAS o stai pensando di trasformare il tuo vecchio PC in NAS, è sempre meglio scegliere unità di memoria pensate per quello scopo.
Qui trovi i migliori Hard Disk per NAS e, nel caso tu non abbia particolari esigenze, i migliori Hard Disk per PC. 😉
Se invece hai dubbi o cerchi un consiglio, scrivi pure un commento qui sotto!