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Come scegliere una stampante 3D – Guida completa

Il settore delle stampanti 3D ha attraversato una fase di grande sviluppo in diversi ambiti, dal commercio all’industria, dalla scienza agli hobby.

Se in passato era molto difficile trovare un dispositivo del genere in un contesto domestico, oggi non si tratta di qualcosa di raro. Al contrario. 😉

Appassionati di modellismo, liberi professionisti, semplici utenti possono finalmente progettare oggetti, o scaricarli da internet, e stamparli in tre dimensioni.

Ecco, ma quale stampante 3D acquistare?

La domanda è tutt’altro che banale: si tratta infatti di dispositivi complessi e con specifiche diverse di cui tenere conto.

Per questa ragione, è importante capire quali sono le caratteristiche più importanti e impattanti per la tua scelta, e qual è il loro peso.

Nella guida che stai per leggere, vedremo più da vicino come scegliere una stampante 3D, così da rispondere alle tue domande e aiutarti a fare un acquisto consapevole.

Iniziamo subito! 😉

Come scegliere una stampante 3D - Guida completa

Ha senso una stampante 3D oggi?

In breve, come per tutto ciò che riguarda la tecnologia: dipende. Una stampante 3D non è infatti più un dispositivo di nicchia per soli appassionati o professionisti ma, allo stesso tempo, non è indispensabile per tutti.

Per esempio, potresti valutare l’acquisto per:

  • Hobby e creazioni di vario tipo. Modelli per GDR e parti personalizzate per progetti elettronici, stampe e sculture, gioielli e oggetti decorativi sono tutte ragioni sufficienti per scegliere una stampante 3D.
  • Studio e istruzione. Progetti didattici, come architetture o modelli anatomici, e altre applicazioni educative possono senza dubbio trarre vantaggio dalla stampa in tre dimensioni.
  • Imprese e professionisti. Una stampante 3D è perfetta per creare prototipi funzionali o estetici, modelli di edifici e strutture, piccole serie di pezzi personalizzati o di ricambio.
  • Uso domestico e riparazioni. L’idea è sempre la stessa: poter creare un pezzo su misura per una necessità particolare, anche in ambiente domestico.

Allo stesso tempo, ha meno senso scegliere una stampante 3D se non hai un interesse specifico per la creazione o la riparazione.

Dispositivi del genere sono più semplici da utilizzare rispetto al passato, certo, ma richiedono comunque un minimo apprendimento per quanto riguarda:

  • i materiali utilizzati;
  • le tipologie di stampa;
  • i software di progettazione;
  • la manutenzione necessaria.

La risposta quindi, come ti dicevo più su, è che dipende: tu in quale gruppo rientri?

Hai bisogno di capire come scegliere una stampante 3D è preferisci dare un’occhiata alle migliori stampanti per PC? 😉

Come scegliere una stampante 3D

Se hai la passione del modellismo o una ragione pratica per fare l’acquisto, allora vorrai sicuramente sapere come scegliere una stampante 3D.

Nei prossimi paragrafi ti mostrerò le principali caratteristiche di questi dispositivi, cercando di capire anche qual è il loro peso nella scelta.

In sintesi, parliamo di:

  • stampante 3D a resina o FDM;
  • stampante 3D aperta o chiusa;
  • dimensioni di stampa;
  • materiali impiegati
  • velocità di stampa;
  • compatibilità e software;
  • funzionalità avanzate.

Andiamo con ordine! 😉

Stampante 3D a resina o FDM

Le stampanti 3D per uso privato possono essere di due tipi: stampanti FDM, acronimo per Fused Deposition Modeling o modellazione a deposizione fusa, e stampanti a resina.

La stampa FDM funziona riscaldando un filamento termoplastico ed estrudendolo strato per strato attraverso un ugello su una piattaforma.

Il filamento è il materiale avvolto su bobina, per esempio PLA o ABS, ed è la scelta più economica, dal momento che permette:

  • ampia varietà di materiali;
  • maggiore semplicità d’uso;
  • prototipazione rapida e post-elaborazione minima;
  • buona robustezza dei modelli.

Al contrario, le stampanti a resina utilizzano una resina liquida fotosensibile che, a seconda della tecnologia specifica, viene polimerizzata tramite ultravioletti.

I campi di applicazione sono leggermente diversi, e vanno dal modellismo al design complesso, dalla scienza alla meccanica.

In generale, la stampa 3D a resina ha costi di gestione più elevati ma un risultato di fattura migliorare, con superfici fini e dettagliate, alta precisione, forme complesse.

Ciò vuol dire che le migliori stampanti 3D FDM saranno comunque più economiche rispetto alle migliori stampanti 3D a resina.

La scelta dipende quindi dalle tue esigenze. 😉

Stampante 3D aperta o chiusa

La scelta fra stampante 3D aperta o chiusa non riguarda soltanto la semplice estetica ma la funzionalità del processo di stampa.

Molto dipende dai materiali che intendi utilizzare per le tue creazioni:

  • da un lato, infatti, una stampante aperta è ottimizzata per filamenti che non richiedono un ambiente controllato, materiali come PLA o PETG, ma soltanto un buon ricambio d’aria;
  • dall’altro lato, invece, le stampanti chiuse permettono un miglior controllo e una migliore filtrazione delle emissioni, oltre a una riduzione del rumore di stampa.

Come poi puoi immaginare, una struttura chiusa consente di lavorare con materiali che necessitano di una temperatura più alta.

Di conseguenza, per una stampa con PLA e materiali simili puoi anche scegliere una stampante 3D aperta. In caso contrario, è meglio valutare una stampante 3D chiusa.

Dimensioni di stampa

Quando si parla di stampanti 3D e dimensioni, non ci si riferisce alle misure della stampante in sé quanto alle dimensioni di stampa.

Infatti, capire bene qual è l’area di lavoro disponibile è fondamentale se vuoi sapere come scegliere una stampante 3D.

Un conto sono gli oggetti piccoli, sotto i 100 mm per lato, un conto è invece poter creare oggetti un po’ più grandi, magari con area di stampa di 200 x 200 x 200 mm.

Nella guida alle migliori stampanti 3D, puoi vedere, la maggior parte dei modelli hanno dimensioni di stampa di questo tipo o leggermente superiori.

Per la maggior parte dei progetti non avrai alcun problema con queste misure, ma dovrai anche tenere in considerazione i materiali impiegati:

  • da un lato, per materiali come PLA o PETG, puoi anche stampare oggetti di dimensioni maggiori senza particolari problemi;
  • dall’altro lato, per materiali come ABS o Nylon, è meglio evitare stampanti 3D di grandi dimensioni e mantenersi sui 200-250 mm.

In quest’ultimo caso, la gestione termica e la stabilità della stampa diventano più difficili da mantenere, a meno di avere una camera chiusa e riscaldata. 😉

Materiali impiegati

Fin qui abbiamo parlato di tipologie di stampanti 3D e di qualche materiale, ma è bene approfondire su questo punto.

Per le stampanti FDM, infatti, c’è una buona varietà di materiali che puoi impiegare. Ecco alcuni dei principali:

  • PLA. Materiale comune per i principianti, è facile da stampare e biodegradabile, in determinate condizioni. Non richiede inoltre un piano riscaldato o una camera chiusa.
  • PETG. Offre una maggiore resistenza meccanica e chimica rispetto al PLA, insieme a una buona flessibilità e durabilità, per cui rappresenta il compromesso ideale fra semplicità e resistenza.
  • ABS. Materiale conosciuto per resistenza meccanica e durabilità, è molto impiegato nelle tastiere da gaming e in altre applicazioni. Richiede tuttavia un piano riscaldato e una stampante 3D chiusa.

Ci sono poi anche il nylon, materiale molto resistente all’abrasione, e il TPU, che permette di stampare oggetti morbidi e flessibili.

Per non parlare, sempre in ambito di stampa FDM, di filamenti con fibre di legno e metallo, o ancora con fibre di carbonio, che offrono effetti estetici e proprietà meccaniche uniche.

Diverso è il caso delle stampanti a resina, per cui è possibile scegliere fra resine:

  • standard, le più comuni ed economiche, con ottima resa dei dettagli ma più fragili dopo la stampa;
  • resistenti, con formulazioni che risolvono questo problema e migliorano la resistenza meccanica;
  • flessibili ed elastomeriche, perfette per oggetti flessibili, gommosi o estensibili;
  • trasparenti, ideali per prototipi, involucri o modelli che richiedono una visualizzazione interna.

Come puoi immaginare, la scelta del materiale è fondamentale e va soppesata con le tue esigenze, il tuo budget e la tipologia della stampante.

Oltre, ovviamente, al tipo di risultato che vuoi ottenere. 😉

Velocità di stampa

Detto in breve, le stampanti 3D non sono dispositivi in grado di assicurare la velocità che puoi aspettarti da una normale stampante per PC.

Allo stesso tempo, la velocità di stampa è influenzata dai differenti materiali e dal tipo di stampante 3D: di solito, le stampanti FDM sono più veloci rispetto a quelle a resina.

In generale, però, è meglio trovare un buon compromesso fra calore prodotto e tempo di stampa, per avere il risultato migliore a prescindere da quanto ci vorrà.

Compatibilità e software

La fase di stampa in tre dimensioni è preceduta da una fase di progettazione al computer tramite particolari software.

Inoltre, tutte le stampanti 3D sono dotate di un programma che permette di gestire il funzionamento del dispositivo e la calibrazione del piano di stampa, il monitoraggio dei progressi in tempo reale e l’importazione di progetti da altri supporti.

A questo proposito, a ciò si aggiunge anche la compatibilità con il formato dei file di stampa. I più diffusi sono:

  • STL, compatibile con quasi tutti i modelli in commercio;
  • OBJ, pensato soprattutto per stampanti 3D di fascia media e fascia alta;
  • DAE, un formato libero della Collaborative Design Activity basato su XML;
  • AMF, un formato libero della American Society for Testing and Materials, basato su XML.

Inoltre, va considerato anche il software di slicing che ha il compito di tradurre i file di stampa in codice G-Code, ossia il linguaggio di programmazione della stampante 3D.

Molti produttori forniscono anche il relativo software, ma è sempre bene controllare caso per caso. 😉

Funzionalità avanzate

Ogni stampante 3D fa più o meno lo stesso lavoro, pur con tecnologie e scopi differenti, ma non tutte hanno le medesime funzionalità avanzate.

Alcune delle più importanti, che potresti valutare per il tuo futuro acquisto, sono:

  • display, meglio se touchscreen, da cui gestire e controllare la stampa in tre dimensioni;
  • possibilità di memorizzare lo stato di avanzamento della stampa, così da mettere in pausa e riavviare quando necessario;
  • regolazione della temperatura del piatto di stampa, soprattutto per alcuni materiali impiegati;
  • varie possibilità di connessione, non solo tramite USB ma anche tramite WiFi;
  • presenza di ventole e filtri che agiscono su eventuali odori sgradevoli dovuti alla stampa;
  • sistemi di raffreddamento che rendano più veloce e sicura la lavorazione;
  • supporti compatibili, come chiavette USB o anche schede microSD.

Inoltre, per utilizzare la tua stampante 3D al meglio ti consiglio anche di valutare lo spazio che avrai a disposizione.

Serve una stanza ben aerata che, se necessario, possa anche essere chiusa per evitare che il rumore o gli odori arrivino in altri ambienti della casa.

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Conclusioni

Capire come scegliere una stampante 3D non è soltanto un esercizio utile prima dell’acquisto per trovare il modello giusto.

In aggiunta, serve anche per capire bene quali sono i tuoi obiettivi e a cosa può servirti un dispositivo del genere. E fare la scelta giusta. 😉

Nel corso della guida ti ho mostrato le principali caratteristiche e il loro peso, ma per qualsiasi dubbio scrivi pure un commento qui sotto.

Se invece vuoi vedere cosa offre il mercato, qui trovi la guida alle migliori stampanti 3D! 😉

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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