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Come funziona una stampante?

Fino a diversi anni fa, una stampante faceva parte del tradizionale setup di un computer casalingo e da lavoro.

Collegata tramite USB e sistemata su un ripiano, costituiva una periferica importantissima in un mondo dove il cartaceo era ancora fondamentale.

Oggi le cose vanno diversamente ma, pur con le dovute differenze, le stampanti sono ancora lì, utili e utilizzate sia in ambito domestico che lavorativo.

In questa guida, vedremo più nello specifico come funziona una stampante. 😉

Ne esistono infatti diverse tipologie: capirne il funzionamento può darti una mano anche a fare la scelta giusta.

In particolare, nei prossimi paragrafi ti parlerò di:

  • come funziona una stampante a getto d’inchiostro;
  • come funziona una stampante laser;
  • qual è il funzionamento di una stampante a LED.

Sei pronto? Iniziamo subito! 😉

Come funziona una stampante?

Come funziona una stampante a getto d’inchiostro

Quando si parla di stampanti a getto d’inchiostro ci si riferisce alla tipologia in assoluto più diffusa oggi. Sono a getto tutte le stampanti economiche e molte stampanti multifunzione, e la ragione è semplice.

Rispetto a quelle laser, infatti, le stampanti a getto d’inchiostro funzionano in modo più semplice e pertanto costano meno. 😉

Alle fondamenta di una stampante a getto ci sono le testine, ossia componenti mobili che hanno il compito di fissare l’inchiostro sul foglio di carta.

Per intenderci, è quella parte della stampante che va avanti e indietro mentre il foglio scorre dall’interno verso l’uscita.

Seguendo il suo asse, la testina si muove da destra e sinistra e spara tramite dei piccolissimi fori l’inchiostro sul foglio di carta.

Ora, i fori sono davvero piccoli e il processo di “getto d’inchiostro” sul foglio avviene migliaia di volte per ciascuna riga. Di base, però, una stampante inkjet funziona proprio così. 😉

Ci sono ovviamente alcune differenze da produttore a produttore, per esempio:

  • HP e Canon impiegano un metodo chiamato “bubble jet”, in cui il calore forma una piccola bolla d’aria all’interno della cartuccia che spinge l’inchiostro verso la testina;
  • le stampanti Epson invece utilizzano un metodo chiamato “piezoelectric”, in cui un cristallo sottostante la cartuccia riceve una carica elettrica e, vibrando, spinge verso la testina l’inchiostro.

Inoltre, spesso quando si parla di stampanti a getto d’inchiostro non si considera davvero quali sono le dimensioni del “getto”.

I fori delle testine sono piccolissimi e sono tanto più piccoli quanto alti sono i DPI di una stampante, ossia la definizione di stampa. L’inchiostro spruzzato sul foglio di carta non può di conseguenza essere troppo.

Per intenderci, ciascuna delle gocce di inchiostro è di almeno sei ordini di grandezza più piccola rispetto alla goccia d’acqua che fuoriesce da un contagocce. Rispetto a quest’ultima è di circa un milionesimo più piccola. 😉

Un carattere di grandezza media che trovi stampato su un foglio ha richiesto una matrice di 20 x 20 goccioline di inchiostro.

Oltre alla meccanica che permette a una stampante a getto d’inchiostro di funzionare, ci sono anche le cartucce. Possono essere originali, rigenerate o compatibili, singole o multicolore e spesso si adattano solo a pochi modelli di stampante.

Anche se a decidere saranno le tue esigenze, il mio consiglio è di preferire cartucce originali e, soprattutto, stampanti con cartucce singole per ciascuno dei tre colori primari più il nero. 😉

Come funziona una stampante laser

L’unica cosa che le stampanti a getto d’inchiostro e le stampanti laser hanno in comune è il fatto che stampano su dei fogli di carta.

Per il resto, il funzionamento di una stampante laser differisce in tutti gli aspetti da quanto abbiamo visto finora.

Se le componenti principali di una stampante inkjet sono la cartuccia e la testina, in una stampante laser abbiamo:

  • laser;
  • toner;
  • tamburo.

Il toner, che puoi considerare l’equivalente di una cartuccia, viene sistemato in una zona fissa della stampante laser. Inoltre, non contiene inchiostro liquido bensì un particolare tipo di inchiostro in polvere.

Ora, il toner non fa avanti e indietro come accade alla testina. Per questa ragione, può contenere molto più inchiostro e quindi stampare più fogli nonché richiedere la sostituzione con meno frequenza. 😉

Ma come avviene la stampa?

Nel momento in cui lanci una stampa dal computer o dallo smartphone, una stampante laser sottopone a una carica elettrostatica positiva il tamburo fotosensibile.

Quest’ultimo è un cilindro sul quale viene elaborata l’immagine da stampare riga dopo riga. Il laser interviene proprio per rimuovere dal tamburo le cariche positive proprio in corrispondenza dei punti da stampare.

Il tamburo avrà quindi zone caricate positivamente e zone caricate negativamente. A questo punto il tamburo passa sopra al toner, anch’esso sottoposto a una carica elettrostatica positiva, che quindi viene attratto dalle zone con carica negativa.

Il processo di stampa adesso richiede il passaggio di un foglio di carta sul quale fissare il toner catturato dal tamburo. Per essere certi del processo:

  • prima della stampa la carta viene caricata negativamente;
  • dopo la stampa l’inchiostro viene fissato con un getto di aria calda.

Per grandi linee, puoi immaginare tutto questo processo come la stampa di Gutenberg. Lì c’era l’inchiostro fissato sulla matrice (i caratteri componibili) e poi fissato sul foglio.

Qui invece c’è:

  • un tamburo fotosensibile che attrae un inchiostro con carica elettrica opposta;
  • il laser che compone le parti da stampare sul tamburo;
  • un documento che viene impresso sul foglio di carta grazie alla diversa carica elettrostatica.

Stampante a LED: come funziona?

Da un certo punto di vista, puoi considerare le stampanti a LED come un gruppo molto particolare di stampanti laser.

Anche una stampante a LED possiede un tamburo fotosensibile e funziona mediante un toner sottoposto a carica elettrostatica positiva. E così via, come abbiamo appena visto.

Con una differenza.

Infatti, una stampante laser possiede un unico raggio laser puntiforme che riesce a caricare negativamente il tamburo grazie a uno specchio poligonale e da una serie di lenti.

In pratica, il laser è solo una delle componenti di un più complesso gruppo ottico. Si tratta di una struttura interna molto complessa e che presenta diverse parti meccaniche.

Al contrario, in una stampante a LED il laser è sostituito da tantissimi piccoli LED che – accendendosi e spegnendosi – caricano elettrostaticamente il tamburo fotosensibile.

Dal momento che non sono necessarie le lenti né gli specchi del laser, tutto il sistema di stampa è soggetto a un rischio inferiore di rotture. Allo stesso tempo, la stampa risulta più nitida (e come puoi immaginare il prezzo è mediamente più alto). 😉

Conclusioni

Capire come funziona una stampante vuol dire entrare all’interno di una delle periferiche più utilizzate dai nostri computer.

Ma non solo: il funzionamento di una stampante può darti una mano anche a fare la scelta giusta.

Infatti, una stampante a getto d’inchiostro costa meno ma dovrai fare i conti con la questione delle cartucce.

Una stampante laser è invece perfetta se stampi tanto in bianco e nero e vuoi cambiare toner con meno frequenza.

Infine, le stampanti a LED impiegano una tecnologia avanzata e per questo migliorano velocità, resa e qualità della stampa. Costano però più delle alternative. 😉

Se stai cercando il modello giusto per te, dai un’occhiata alla guida sulle migliori stampanti oggi disponibili! 😉

E per qualsiasi dubbio o consiglio, scrivi pure un commento qui sotto!

Matteo Zigliani
Matteo Ziglianihttps://robadainformatici.it
CEO & Founder di www.robadainformatici.it, vivo l'informatica come una passione. Di giorno aiuto le persone a sfruttare la tecnologia a proprio favore, nel tempo libero condivido queste fantastiche conoscenze in questo spazio, con il resto della rete.

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