JBL è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni. Da tantissimi anni rappresenta infatti uno dei brand più affidabili nel settore delle periferiche audio.
Che si tratti di cuffie Bluetooth, auricolari true wireless o casse Bluetooth, sai già che la tua scelta sarà ripagata da qualità e prestazioni al top. 😉
Rientra in questa descrizione anche la JBL Flip 7, nuova iterazione della famosa serie di altoparlanti Bluetooth che apporta diverse migliorie alla versione precedente.
Ma davvero vale la pena scegliere questo modello? Scopriamolo insieme nella recensione completa! 😉

Pro:
- Migliora la versione precedente in alcuni aspetti chiave
- Leggera, portatile e con certificazione IP68
- Riproduzione equilibrata in tutte le frequenze
- Finalmente USB Tipo C anche per il segnale audio
Contro:
- Più indicata per ambienti interni che esterni
- Non ha il vivavoce
- AuraCast non compatibile con Flip 6
Sul mercato esistono tantissime casse Bluetooth, tanto che scegliere quella giusta non è mai semplice: il rischio di una delusione è sempre dietro l’angolo.
Da questo punto di vista, modelli come la JBL Flip 7 rappresentano una soluzione affidabile e di fascia medio-alta.
Non avrai le prestazioni di una Charge 5 o di una Xtreme 4, ma la qualità c’è tutta.
Nel corso della recensione, vedremo più in particolare quali sono i pro e i contro di questo modello, così da darti una mano a fare la tua scelta. 😉
Iniziamo subito!
Contenuti dell'articolo
Design e connessioni
Ad un primo sguardo, la JBL Flip 7 rappresenta la perfetta continuazione di uno stile ormai diventato iconico: rispetto alla Flip 6, infatti, le dimensioni cambiano di pochissimo.
Il nuovo modello misura 183 x 70 x 72 millimetri e pesa circa 560 grammi, in entrambi casi un aumento trascurabile.
Molto simile il design esterno, con un rivestimento in tessuto che resiste a polvere e acqua, grazie alla certificazione IP68, ma anche agli urti.
Nello specifico, non dovrai preoccuparti per le cadute da un’altezza fino a un metro e potrai immergere la cassa fino a un metro e mezzo di profondità per un massimo di 30 minuti.
Insomma, la JBL Flip 7 è stata pensata per una festa in piscina o per essere portata al mare. E come vedremo, data la qualità della riproduzione, non te ne pentirai. 😉
Per il resto, la conformazione è la medesima della versione precedente, con i due bass radiator passivi a ciascuna estremità, e diversi pulsanti utili per:
- attivare la modalità JBL AuraCast;
- accendere e spegnere la cassa Bluetooth;
- avviare il pairing con la sorgente audio;
- ridurre il volume;
- avviare e mettere in pausa una traccia ma, con un doppio clic, passare alla traccia successiva;
- aumentare il volume.
Non ci sono microfoni e quindi è assente la possibilità di rispondere alle chiamate. Ci sono tuttavia altre casse Bluetooth che integrano questa funzionalità, anche se la qualità non è delle migliori.
Se il tuo obiettivo è poter rispondere al telefono anche mentre ascolti la musica, è meglio optare per le cuffie true wireless o quelle sportive. 😉
Per il resto, la JBL Flip 7 dispone di una porta USB Tipo C per la ricarica della batteria e, finalmente, per la connessione audio.
Come la versione precedente, infatti, qui non abbiamo un ingresso jack: si tratta di un limite che puoi superare grazie alla nuova funzionalità della porta USB Tipo C.
Contenuto della scatola
L’interno della confezione di vendita della JBL Flip 7 contiene gli accessori utili a portare con te questa cassa Bluetooth portatile. Insieme ad una delle novità di questa versione.
Ecco cosa troverai nella scatola:
- JBL Flip 7, altoparlante Bluetooth;
- cavo USB Tipo C per la ricarica;
- moschettone con meccanismo Push-Lock;
- cinturino con meccanismo Push-Lock;
- manuale utente e scheda di garanzia.
La novità, come puoi immaginare, risiede proprio in questo nuovo meccanismo Push-Lock che permette di intercambiare gli accessori in modo semplice e veloce.
Non male. 😉
Specifiche e prestazioni
Anche per quanto riguarda le specifiche audio la JBL Flip 7 offre qualcosa in più rispetto alle versioni precedenti.
Pur mantenendo la suddivisione in tweeter e woofer, con due radiatori passivi, adesso abbiamo:
- un tweeter da 10 Watt RMS;
- un woofer da 25 Watt RMS.
Non c’è riproduzione stereo, come invece accade nei modelli superiori del brand, ma allo stesso tempo la qualità è decisamente equilibrata.
Questo altoparlante può infatti contare su una risposta in frequenza che esalta i medi e gli alti senza però dimenticare le frequenze basse.
Non ci sono particolari picchi, sensazione confermata dal soundstage anch’esso equilibrato: dovrai lavorare sull’equalizzazione per ottenere un risultato diverso. 😉
Buono anche il volume massimo, che assicura una buona qualità di riproduzione anche in esterni, con una precisazione.
I livelli non sono certamente quelli della serie JBL Charge e della JBL Xtreme, ma non è necessario che lo siano.
La JBL Flip 7 è pensata per essere una cassa Bluetooth versatile: non è pesante da portare in giro, riempie bene un ambiente interno e discretamente un ambiente esterno.
E va benissimo così. 😉
Funzionalità e autonomia
A supportare la qualità della riproduzione sono alcune interessanti funzionalità avanzate della JBL Flip 7, come AI Sound Boost.
Ma non è tutto qui.
Torna infatti anche AuraCast, l’evoluzione del vecchio PartyBoost, funzionalità grazie alla quale potrai collegare fra loro più altoparlanti compatibili.
Il risultato è un suono stereo in grado di riempire in maniera soddisfacente anche un giardino o una spiaggia, mantenendo alta la qualità.
Unico vero neo di questa feature è la mancata compatibilità con la Flip 6, aspetto da tenere in considerazione se hai già la versione precedente e vuoi acquistare quella più recente.
Per il resto, finalmente c’è il Bluetooth 5.4 per il collegamento, insieme ad un’autonomia che arriva anche a 14-16 ore.
Questo valore dipende però dal volume massimo: se lo tieni più o meno a metà, supererai senza problemi le 10 ore di autonomia.
Alzandolo, invece, non arriverai alla doppia cifra: non è certo una novità.
Conclusioni
La JBL Flip 7 si conferma un ottimo compromesso fra specifiche, qualità di riproduzione e prezzo, proprio come le altre versioni della serie.
Certificazione IP68, meccanismo Push-Lock e USB Tipo C anche per l’audio sono le principali novità, insieme ad una potenza maggiore e ad una qualità audio superiore.
Non si tratta di una cassa Bluetooth perfetta ma, allo stesso tempo, è uno dei migliori compromessi fra portabilità e qualità di riproduzione in tutte le situazioni.
Per confrontarla con le sue principali alternative, ti consiglio di dare un’occhiata ai migliori altoparlanti Bluetooth: troverai tanti modelli interessanti per le tue esigenze! 😉